domenica 14 ottobre 2012

C'E' MOLTA CONFUSIONE SOTTO IL CELO, LA SITUAZIONE E'  DUNQUE ECCELLENTE (Mao Tse Tung)
 
 
In questi giorni mi sto facendo una domanda alla quale non riesco a dare una risposta se non quella: ma cosa volete da me????????????????
In un paese democratico la rappresentanza istituzionale ha  regole precise.  A tal proposito, sempre nei paesi democratici, si svolgono regolari elezioni. Da quello che leggo ultimamente sia sulla carta stampata sia su vari blog o social network c’è un enorme confusione sul concetto di rappresentatività.  Questi opinionisti dell’ultima ora confondono la rappresentatività  politica nei confronti dei vari partiti da quella nei confronti degli elettori.  Cercherò di chiarire con parole semplici questa fondamentale differenza. Se un cittadino può rappresentare altri cittadini in seno a un Consiglio Comunale lo stabiliscono le “elezioni”. Questo in un paese democratico e civile. Ora c’è chi ritiene che questa rappresentatività possa essere messa in discussione con un semplice comunicato stampa o addirittura con un post su qualche blog. Beh per fortuna non è così e l’unico modo per modificare i propri rappresentanti è di votarne altri alle elezioni successive. Questo “privilegio” è riservato agli elettori non alla prima persona che alzandosi la mattina decide che tizio gli sta antipatico. Nel mio caso specifico essendo stato candidato alla carica di sindaco e ricoprendo il ruolo di consigliere all’opposizione avere o non avere la tessere di un partito in tasca è assolutamente irrilevante, tanto più se la decisione di non averla è stata unicamente mia. Ho letto le esternazioni di alcune persone che mi disconoscono come loro rappresentante ma non ho capito le motivazioni, forse non le hanno nemmeno espresse.  Potrei capire un qualche disappunto se non avessi tenuto fede al mio programma elettorale, magari condividendo quello di chi governa. Questo fino a prova contraria non è successo. Deduco che sia solo una questione di antipatia o qualche altro sentimento di poco conto e non mi resta altro che consigliarli di farsene una ragione.

lunedì 8 ottobre 2012

 
 
 

Meglio stampella di Maricchio o demolitore dell’Ospizio Marino?

Una domanda sorge spontanea: Roberto  Marin mente sapendo di mentire o è solo inadeguatezza a ricoprire un ruolo come quello di Consigliere Regionale. E’ possibile che il presidente di una Commissione Regionale non sappia che la legge limita a 40 mila euro gli incarichi diretti per i lavori pubblici? In entrami i casi   è preoccupante. Veniamo alle accuse specifiche come quella del Sans Souci per esempio. Anche il politico più sprovveduto riuscirebbe a fare luce sulla questione consultando gli atti.  Il vincolo di destinazione d’uso lo ha fatto sparire lui con il nuovo piano regolatore adottato nel 2002 e approvato nel 2005. Fino ad allora sia il locale sopra citato che l’ex Ping Pong erano vincolati, successivamente al nuovo piano il Sans Souci è diventato garage e l’ex Ping Pong foresteria dell’amico dell’amico. Citare i nomi dei portatori di interesse dei due locali sarebbe come picchiare un bambino che piange perché è caduto. In merito ai terreni citati da Marin pur avendo passato il sabato mattina presso gli uffici comunali a cercarne traccia non sono riuscito a trovare alcun ché. Nonostante la disponibilità dell’ufficio contratti e dell’ufficio protocollo. Non mi resta che invitarlo, qualora ne avesse il coraggio, a far visita a detti uffici e aiutare gli addetti a trovare traccia delle sue gratuite illazioni. I 70 dipendenti dell’Ospizio Marino sicuramente sarebbero rasserenati nel sapere che quello che è successo è dovuto unicamente ad inadeguatezza.

mercoledì 3 ottobre 2012

martedì 2 ottobre 2012

B&B


Finalmente Grado Domani ha scoperto le carte e ora il mio sospetto è diventato realtà. Molte volte mi sono chiesto quali erano i veri motivi che avevano portato un gruppo eterogeneo come Grado Domani a sostenermi alle Elezioni Comunali. Un gruppo nel quale c’erano  persone serie e capaci ma anche fidi scudieri dell’ex sindaco Marin. Capisco le frustrazioni di Bonaldo che comincia a rendersi conto che è stato inconsapevole strumento di un progetto che aveva come scopo principale quello di far perdere voti a Maricchio più che di portarne al sottoscritto, di chi fosse la regia è facilmente intuibile. Capisco anche che la sua vanità soffra del fatto di essere il primo dei non eletti  ma purtroppo più che chiedermi le dimissioni dovrebbe sperare in qualche evento più drammatico perché lui possa sedersi sui banchi del Consiglio Comunale prima di nuove elezioni. Per quanto riguarda la rappresentatività, se Grado Domani ritiene di dissociarsi non ne farò un dramma. Vorrei ricordare a Bonaldo che più volte mi sono reso disponibile a riunirci chiedendo anche davanti a testimoni un incontro all’altro referente Borsatti, ovviamente mai convocato poiché l’obiettivo era proprio la ricerca di scuse per prendere posizioni diverse. Quali siano queste posizioni non mi è dato sapere visto che non mi risulta di aver preso mai decisioni diverse da quelle del mio e loro programma elettorale. Forse Bonaldo ha seguito più il gossip gradese che i lavori del Consiglio Comunale.  Ho avuto modo di leggere sui vari social network che secondo alcuni è più importante con chi vai a cena che quello che fai e dici in Consiglio Comunale ma su questo io posso solo prenderne atto. Anche sulla questione “viale” Bonaldo fa un po’ di confusione, io sono all’opposizione, le decisioni le prende la maggioranza , di conseguenza è evidente l’intento di strumentalizzare la cosa. Leggo anche che Grado Domani prende le distanze per questioni etiche e morali. Beh che dire, forse Bonaldo non si è accorto di cosa ha votato durante il novennio il suo collega Borsatti mentre lui era in parco aquatico. Faccio solo un piccolo elenco per non tediare: Safica, variante alberghi (Tiziano, Mirabel, Capitol, Desirè, etc.), transazione Baffi e Montresor e ciliegina sulla torta l’Isola dei Gabbiani da campeggio abusivo a migliaia di metri cubi edificabili.

Ci sono modi diversi di interpretare il ruolo di oppositore in Consiglio Comunale. Sicuramente quello più coreografico è l’atteggiamento guerrigliero su qualsiasi cosa a prescindere dai contenuti. Io preferisco quello più costruttivo e utile alla città di aiutare ove possibile l’attuale amministrazione a governare meglio. Tutto ciò senza mai prendere posizioni diverse dal proprio programma elettorale e questo io ho fatto fino ad ora. Quando questo non succederà più qualcuno avrà pieno diritto di chiedere le mie dimissioni, per ora è solo aria frittà. In riferimento alla questione Lega Nord sarà mia premura rispondere, successivamente al futuro incontro citato anche dal giornale.