mercoledì 27 gennaio 2016

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Perché oggi si celebra il Giorno della Memoria?  
Il Giorno della Memoria si celebra il 27 gennaio perché in questa data le Forze Alleate liberarono Auschwitz dai tedeschi.
Perché ricordare e commemorare?  
Il Giorno della Memoria non vuole misconoscere gli altri genocidi di cui l’umanità è stata capace, né sostenere un’assai poco ambita «superiorità» del dolore ebraico. Non è infatti, un omaggio alle vittime, ma una presa di coscienza collettiva del fatto che l’uomo è stato capace di questo. Non è la pietà per i morti ad animarlo, ma la consapevolezza di quel che è accaduto. Che non deve più accadere, ma che in un passato ancora molto vicino a noi, nella civile e illuminata Europa, milioni di persone hanno permesso che accadesse.  (cit. quotidiano La Stampa, a cura di ELENA LOEWENTHAL )

Parafrasando queste parole mi auguro che anche Grado abbia il proprio giorno della memoria. Io lo avrei individuato nel 12 giugno a partire da quest'anno. Giorno in cui Grado potrebbe (volendo) liberarsi dagli imbecilli, dagli ignavi, dagli inadeguati, dagli incompetenti, dagli affaristi, dagli ipocriti etc. Affinchè questo succeda i cittadini devono fare uno sforzo e ricorrere alla “MEMORIA”. Cominciando a chiedersi perchè i loro figli e nipoti non abitano più a Grado. Perchè Grado è stata terra di conquista di speculatori senza scrupoli. Perchè in cinquant'anni Grado è scivolata nella bolgia delle località turistiche senz'anima e senza identità. Perchè quello che servirebbe ce l'avevamo, ora non ce l'abbiamo più. Invece di quello che non ci serve ne siamo pieni. Dalla città giardino e la Pineta  alla Safica, passando per il Tiziano e l'Ospizio Marino, non dimenticando nemmeno il Garage della Gradese dando un'occhiata ai garage interrati della Sant'Eufemia, l'elenco sarebbe lunghissimo. Alcuni responsabili di tutto ciò sono ancora in circolazione e in ogni bar e osteria che si rispetti sono prodighi di promesse e soluzioni cercando di convincere gli elettori che la prossima sarà la volta buona, anche se con le loro credenziali non ci si può nemmeno pulire il deretano. Facciamo ricorso una buona volta alla “MEMORIA” e ricordiamoci che il disastro ha nomi e cognomi. Ricordiamoci tutti un famosissimo slogan contro l'AIDS che diceva “se lo conosci lo eviti”.

Meditate gente meditate.

venerdì 15 gennaio 2016

VOTATE MA PRIMA MEDITATE (Parte seconda), LA TRISTEZZA

C'è una frase abbastanza famosa che dice: non c'è una seconda occasione per dare la prima impressione.
Leggendo l'intervista di oggi al candidato sindaco del PD sul quotidiano locale l'impressione che ho avuto è stata di profonda tristezza. Da una persona che per anni ha ricoperto la carica di Vicesindaco di Aquileia per poi continuare la carriera politica come Consigliere Provinciale a Udine mi sarei aspettato un'analisi e una proposta più profonda e capace di creare un sogno di rinascita a questo paese in agonia. Invece tristemente leggo che, secondo Cicogna, i principali problemi del paese sono:
  • Cambiare il piano regolatore sentendo la popolazione. Sono anni che la popolazione è indignata della gestione del territorio e delle speculazioni edilizie. Se stando ad Aquileia non se ne è accorto non è grave ma il suo partito avrebbe dovuto aggiornarlo, a meno che al suo partito non sia andato bene così visto quello che ha combinato quando ha governato l'isola. Mi sembra un problema obsoleto visto che il porco ormai è scappato e la crisi economica ha falcidiato tutte le nuove iniziative edilizie (per fortuna). Qualcuno venendo a Grado ha visto la giungla di gru come succedeva in passato? NO e questo è un problema altrettanto grave. Grado non se lo fila più nessuno. A Milano devi perfino spiegare dov'è perché i pochi informati pensano che sia in Yugoslavia....
  • ZTL “le chiese, il municipio, l'asilo etc. non devono avere impedimenti. Mi sembra giusto, a Milano stanno pensando di aprire al traffico piazza Duomo, c.so Vittorio Emanuele e via Della Spiga.......... ma per cortesia.
  • L'ascensore in Comune è sicuramente un argomento vitale per l'economia gradese, per cui: perfetto.
  • Parcheggi. Qui arriva la perla, non più cittadini di serie A o serie B. Tutti devono parcheggiare dove vogliono purchè nelle aree gialle. Mi sembra giusto che un'abitante del centro trovi le aree gialle occupate da quelli che abitano in periferia.... Strano però che in tutto il mondo, Udine e Trieste comprese e governate dal PD questo non succeda. Chi abita in periferia o paga il parcheggio o usa i mezzi pubblici. Ma la ciliegina sulla torta anzi sul panettone arriva per Natale, parcheggi gratis per tutti. Ma tutti chi? Come se il fatto che a Natale Grado è deserto fosse un problema legato ai parcheggi.
Non una parola su quelli che sono i veri problemi del paese ma solo il populismo più becero. “Più pilu per tutti” sarebbe stato meglio.
L'amico Cicogna si è dimenticato che l'unica speranza di Grado è rappresentata dal turismo e di quello dovremmo parlare. Dimentichiamoci del cemento che non rappresenta più un problema, di quello ne dovevamo parlare trentanni fa e invece ci siamo venduti per un piatto di lenticchie. In questo momento i primi ad aver capito che se l'immagine di Grado e l'economia di conseguenza non ripartono, gli appartamenti possono attaccarseli agli zebedei sono proprio i palazzinari. Tant'è vero che non ne costruiscono più, vedi Stella Maris, Adria, Ariston, casa del fanalista, Grado Tre e Zamparini City. Qualcuno di voi ha visto carriole e badili in movimento? Non mi pare.
Non entro poi nella questione puramente partitica ma non mi sembra una mossa molto scaltra spaccare un partito sulla propria candidatura per poi fare una civica col proprio nome. Capisco che uno può pensare che se gli elettori hanno votato Olivotto prima e Maricchio poi si possa turlupinarli a piacimento ma non è detto che funzioni sempre così.
Parafrasando Renato Pozzetto se il buongiorno si vede dal mattino oggi non è proprio una magnifica giornata.



venerdì 8 gennaio 2016

VOTATE MA PRIMA MEDITATE

I mesi passano, le elezioni si avvicinano e la matassa invece di dipanarsi si aggroviglia sempre di più. Ormai sono parecchi mesi che si parla di candidati, di coalizioni, di primarie aperte, di primarie di coalizione, di raccolta firme per far vincere la democrazia. Candidati che si candidano senza un partito, partiti senza candidati, sepolcri imbiancati che credono ancora di poter incidere in uno scenario politico degno di paesi del terzo mondo.
Ma qualcuno si è chiesto che ca....volo gliene frega ai cittadini gradesi di tutto ciò? Io me lo sono chiesto e presuntuosamente credo di avere la risposta: una beata fava.
Sono stra convinto che i gradesi vorrebbero sapere se qualcuno dei protagonisti, che occupano le colonne del quotidiano locale, ha idea di come togliere questo paese dalla palude melmosa nella quale è precipitato. Invece di continuare a fare riunioni più o meno carbonare per tentare di vendere il classico pacco -mi riferisco ai voti che non hanno- perchè non si comincia a discutere di cose reali sulle quali l'elettore può farsi un'idea di chi possa essere la persona giusta ad amministrare questo paese? Non mi riferisco al più simpatico o a quello che ha vinto la maggior parte dei festival della canzone gradese, ma a uno con le idee chiare e che possibilmente le faccia conoscere a tutti. Troppe volte in ogni osteria è stato promesso esattamente il contrario di quello promesso nell'osteria precedente, con la famosa frase: “compare tu vegarà che sto giro se tu voti per mé metemo a posto duto”. Ahahhah, abbiamo visto i risultati. Cominciamo a chiederci se il prossimo sindaco avrà le palle per mandare a casa tre dirigenti su quattro. Attualmente costano al Comune circa 500.000 euro l'anno. Ci sono comuni molto più grandi del nostro con un solo dirigente e non mi sembra che funzionino peggio. Tanto per fare un esempio fresco fresco, la gestione del Natale Gradese di quest'anno. Questa volta non c'è l'alibi del ”assessore incompetente” per salvarsi il culo e il risultato è sotto gli occhi di tutti, un risultato “vergognosissimo”.
Cominciamo a chiederci se il prossimo sindaco sarà coinvolto, a livello personale, economicamente e patrimonialmente nel futuro di Grado. Troppo facile venire qui a fare le cagate e poi tornarsene da dove son venuti lasciandoci nella melma profonda.
Cominciamo a chiederci se il prossimo sindaco avrà un'idea di come reperire risorse per organizzare un'agenzia all'altezza di una località che vanta secoli di storia turistica. La tassa di soggiorno è una di queste opportunità, cominciamo a dire se è necessaria o no. E non si permettano i soliti quattro albergatori di dire che è la rovina del turismo e andare in vacanza in località dove la tassa di soggiorno la pagano anche le seconde case, facendosi belli postando le foto su Facebook. Se questo fosse vero i turisti li dovremmo mandare via con il forcone di tanti che ne arriverebbero, visto che ormai è applicata ovunque e noi siamo gli unici pirla che stanno a guardare. Tanto per aiutare la meditazione, alcune statistiche:

Grado:
 E' il comune con estensione maggiore del territorio comunale (114,06 kmq) nella Provincia di Gorizia
 E' il secondo comune con la più alta percentuale di dichiaranti IRPEF (66,5%) nella Provincia di Gorizia. 
 E' il terzo comune con la più alta percentuale di Cittadini Stranieri (6,5%) nella Provincia di Gorizia. Lo precedono Monfalcone e Gorizia
 E' il secondo comune (>5.000) con il più basso Tasso di Natalità (3,8) in Italia. Il primo è Ostellato
 E' il comune (>5.000) con il più basso Tasso di Natalità (3,8) nella Regione Friuli-Venezia Giulia
 E' il comune con l'età media più alta (49,7) nella Provincia di Gorizia
 E' il comune (>5.000) con l'età media più alta (49,7) nella Regione Friuli-Venezia Giulia
 E' il terzo comune (>5.000) con la più bassa percentuale di coniugati (48,4%) nella Provincia di Gorizia. Lo precedono Gorizia e Cormons
 E' il terzo comune (>5.000) con il maggior numero di divorziati, in percentuale (3,6%) nella Provincia di Gorizia. Lo precedono Gorizia e Monfalcone
Non sono dati molto confortanti se pensiamo che l'unico primato positivo è quello della superficie che per più del 50% rappresenta un'area di importanza naturale tra le più belle del mondo e il Comune non è in grado di regolamentarla opportunamente e tanto meno sorvegliarla.

Sarebbe bello che i vari Medeot, Gaddi, Marin, Cicogna e altri non ancora palesati, cominciassero a dire pubblicamente come intendono risollevare il paese, fregandosene dell'appoggio benevolo dei maggiorenti regionali. Se è vero che loro hanno il consenso popolare non sarà di sicuro un simbolo in più o in meno a fare la differenza.

Meditate gente, meditate.


P.S.: to be continued.