sabato 24 giugno 2017

QUELLI DEL BASTA CEMENTO - UN MALEDETTO IMBROGLIO


Un maledetto imbroglio – erano quelli del “BASTA CEMENTO!”. Ora hanno perso il punto esclamativo e il senso è cambiato, basta cemento per tenere in piedi la maggioranza.
Questa mattina sono stato invitato dal civico, non eletto, Renzo Grigolon a prendere posizione sulla questione dei “nuovi” hotel. Mi ha raccomandato in particolare di non trascurare l'hotel Adria, figuriamoci, come potrei...
Chiariamo intanto un primo concetto, da quando mi occupo di politica e anche durante il periodo in cui ho ricoperto la carica di assessore all'edilizia e urbanistica, non ho mai considerato l'altezza di un edificio come un elemento negativo in senso assoluto. Un edificio è brutto in quanto tale non di sicuro solo perchè è alto. Tanto per fare degli esempi il Tiziano, secondo il mio personalissimo parere, non è brutto perchè è alto. E brutto perchè ha un ingresso dozzinale che neanche le case popolari del quadrilatero di Rozzol Melara a Trieste ne hanno uno così. E' brutto perchè non è un albergo ma un condominio che ha sfruttato gli spazi in maniera vergognosa in modo da massimizzare le superfici vendibili. E' brutto perchè all'ultimo piano non c'è un ristorante o un piano bar ma le mansardine non abitabili identiche alle speculazioni selvagge degli anni 80. E' brutto e basta.
Come ad esempio l'ultima casa costruita sul porto, dove c'è il Fifty per capirsi, rispetta perfettamente le altezze precedenti ma la ritengo un pugno nello stomaco per chi transita sul porto.
Questo è il motivo per il quale non ho firmato all'epoca la petizione sulle altezze dell'Adria e mai firmerò qualcosa solamente basandomi sul numero dei piani. Mi fa ridere quando sento parlare di conservazione dello skyline di Grado. Quello ce lo siamo fumato dagli anni 60 in poi, ormai parlare di deturpazione dello skyline sono solo seghe mentali. Al contrario dovremmo parlare di miglioramento dello skyline con edifici di nobile fattura.


Tanto per fare solo un esempio: il Bosco Verticale, dell'arch. Stefano Boeri. 
Nel 2014 l’edificio ha vinto l’International highrise award (il premio internazionale per palazzi a molti piani) e, come annunciato, il 13 novembre dal Council on tall buildings and urban habitat (Ctbuh) ha ottenuto il premio come miglior edificio al mondo del 2015.

Ma veniamo al maledetto imbroglio di quelli che gridavano basta cemento. Ora si trincerano vergognosamente dietro alle norme. Le norme consento questo, dicono a difesa di quegli obbrobri che stanno approvando. Ma come? Per anni ci anno massacrato le parti basse che Maricchio avrebbe dovuto bloccare tutto e ora le norme che per Maricchio non valevano ed eventualmente andavano cambiate sono diventate improvvisamente vangelo. Ma questo vangelo ha una discontinuità a seconda che la mente pensante del gruppo sia in maggioranza o all'opposizione e questo è estremamente strano.
A Cavallo tra gli anni 80 e i 90, Fiorenzo Facchinetti in qualità di assessore approva l'innalzamento dell'hotel Astoria all'attuale altezza. Pari a quella prevista dalle norme e richiesta dalla proprietà dell'hotel Adria. Lo scenario però è cambiato, Facchinetti insieme a Raugna sono all'opposizione e si scatena l'inferno contro l'Adria alto come l'Astoria. Mille-mila raccolte di firme, striscioni, scene disperate fuori dal palazzo municipale, insomma tutta una sceneggiata. Voglio precisare che l'Adria non si trova sulla diga e l'altezza si può percepire solo da molto lontanto, come l'Astoria. Passa qualche anno e Raugna, grazie anche alle astute mosse di Facchinetti, vince le elezioni. La situazione cambia di nuovo, il basta cemento non è più un imperativo ma un opzione, dipende...

Non mi si venga a dire che a parità di bellezza o bruttezza 8 piani all'interno di un isolato, non percepibili dai passanti, sono peggio che 6 piani lungo la diga (Castelletto). Ma ribadisco il concetto precedente, per mè il problema non sono i piani.



Secondo voi, facendo un referendum, i turisti quale sceglierebbero? I gradesi non avrei dubbi.

Il vero problema è la progettualità scadente e poco rispettosa del contesto, se a Dubai un parallelepipedo di vetro e cemento può avere un qualche fascino, sulla nostra passeggiata a mare che rimane una delle cose più preziose , concedetemi il francesismo, fa proprio cagare.

Mi dispiace molto che gli elettori dei CiWici (cit. Lisco) siano stati traditi in questo modo, sono stati illusi da un sacco di panzanate che in anni di opposizione hanno raccontato loro. Ora il cemento è fermo per evidenti situazioni di mercato non di certo per le azioni dell'attuale maggioranza. Faccio solo una semplice domanda tanto per chiudere e non tediare oltre.

Loro erano quelli che volevano riportare le aree della Zamparini City a non edificabili, Perchè lo pretendevano da Maricchio e loro dopo un anno non l'hanno ancora fatto?
Meditate, meditate...

martedì 13 giugno 2017

I FINTI CIVICI

Si sono presentati come Coordinamento Civico. Hanno sbandierato la loro libert@' da logiche di partito, condizionamenti e ordini dall'alto a vantaggio della collettività. Niente di più falso. In un anno di malgoverno si sono svelati come funzionali alla sinistra, anche estrema, Regionale. Tutto questo prendendo in giro quella parte dell'elettorato che li ha votati illudendosi di votare un gruppo di persone libere di decidere per il classico “bene del paese”. Purtroppo questo non è successo, lo abbiamo visto tempo fa con la riforma della Sanità e lo vediamo oggi con il rinnovo dei vertici di Irisacqua (società a capitale interamente pubblico nata a seguito della scissione parziale non proporzionale di Iris spa; i suoi soci sono i 25 Comuni della Provincia di Gorizia i quali, al momento della costituzione della Società, le hanno conferito in concessione a titolo gratuito tutte le reti e gli impianti legati al servizio idrico facendola diventare quindi l'affidataria della gestione del SII in via diretta quale società "in house". Cit. sito Irisacqua).
Questa società essendo pubblica non è esente da spartizioni di carattere partitico e come solitamente succede chi ha la maggioranza comanda. Con la vittoria del CentroDestra a Monfalcone gli equilibri si sono invertiti e alla prima occasione utile la maggioranza ha eletto un nuovo CDA di suo gradimento.
Il nostro inadeguato sindaco invece di dimostrare la sua estraneità alle logiche di partito, essendo civico, si è schierato inutilmente con i perdenti e cioè con la sinistra.
Avrebbe potuto, intelligentemente, starsene fuori da una battaglia persa in partenza, bastava il pallottoliere per fare i conti, per poi presentarsi al vincitore come sindaco neutrale che per coerenza con quanto detto in campagna elettorale aveva preferito stare defilato. Purtroppo questo scenario logico e lungimirante non si è verificato. Nella vana speranza di compiacere l'attuale Governo Regionale ha preferito schierarsi con i perdenti e guadagnarsi una bella figuraccia nei confronti del nuovo CDA. CDA con il quale dovrà confrontarsi per tutti i progetti che riguardano i servizi idrici e di depurazione della nostra città.
Così la città Grado, per l'ennesima volta, si è guadagnata una bella figuraccia per aver mandato al governo dei falsi civici.

Cui prodest?