martedì 29 agosto 2017

A ZAMPARINI LE PULIZIE CHI GLIELE FA? PROVATE A INDOVINARE



Doveva far vedere i sorci verdi al povero Zamparini e invece gli fa anche le pulizie.
Vi ricordate quando i talebani di Liber@ con a capo il prode Dario Raugna si battevano contro il consumo del territorio? In una gremita sala dell'hotel Fonzari, Raugna aveva spiegato che lui era contro il consumo del territorio e che la valle Cavarera, di proprietà di Maurizio Zamparini, doveva essere riportata allo stato primitivo di area non edificabile. A supporto anche l'assessore del comune di Cormons che aveva portato come esempio un'operazione, a suo dire analoga, proprio nel suo comune. Analoga secondo loro... si erano dimenticati di spiegare che un ettaro di vigneto, in quella zona, vale di più di un terreno edificabile. A Grado non funziona così.
Beh ci si sarebbe aspettati che una volta diventato sindaco quella promessa fatta in Fonzari diventasse una delle priorità di questa amministrazione. E' passato più di un anno e di consumo del territorio guai a parlarne, in compenso al signor Zamparini gli vengono fatte anche le pulizie. Non da Raugna personalmente, troppo impegnato a litigare con i vigili urbani, ma dagli operai del comune di Grado. In pratica paga pantalone. Oggi di buon'ora lungo viale Cavarera gli operai comunali stavano svolgendo un'accurata pulizia dei marciapiedi. Cosa assolutamente normale se non fosse che stavano asportando i rovi e le erbacce provenienti dai terreni di Zamparini che ormai avevano completamente fagocitato i marciapiedi. In casi del genere la procedura è totalmente diversa: dopo aver intimato al proprietario di provvedere alle pulizie, in caso di inerzia si procede con una bella ordinanza. Nel caso che nemmeno quella produca gli effetti sperati il Comune incarica una ditta esterna, invece di occupare risorse interne (che non abbondano), imputando tutte le spese al proprietario del terreno. In questo caso proprio il sig. Zamparini. Certo che un comportamento così accondiscendente da parte di Raugna, proprio nei confronti di quello che “era” il suo nemico giurato, nessuno se lo sarebbe aspettato.


P.S. Chiedo ai Consiglieri Comunali di opposizione di accertare se sussistano gli estremi di danno erariale. Grazie.

domenica 27 agosto 2017

L'EDUCATORE CIVICO

La mia libertà finisce dove comincia la vostra. Questa la frase attribuita a Martin Luther King che affascina molte persone.
Non a caso la società civilizzata si è dotata di leggi e regolamenti proprio per stabilire confini netti oltre i quali il singolo viene ripreso e riportato nell'alveo della civiltà. Ovviamente le norme non possono coprire lo scibile umano, tutto quello non previsto dalle norme viene affidato al buon senso o senso civico se parliamo di interazione tra componenti di una comunità. Proprio per la soggettività del buon senso vediamo comportamenti diversi a seconda delle latitudini. Quello che succede in Marocco o in Iran magari risulta inconcepibile in Svezia o in Norvegia.
Anche a Grado, nel nostro piccolo non siamo da meno, ci sono persone civili che rispettano le regole e altre che pensano di fare quel cavolo che vogliono. Quello che poi caratterizza la creatività tipicamente italica, nel momento in cui certi comportamenti vengono sanzionati si creano due tifoserie, quella a favore delle azioni sanzionatorie e quella dei buonisti che non contestano la norma, per fortuna, ma il modo in cui viene applicata.
L'argomento a supporto dei buonisti della domenica è la mancata informazione da parte delle istituzioni dei vari divieti.
In pratica le persone che colonizzano la spiaggia libera con lettini e ombrelloni, quelle che scorrazzano in bicicletta per le zone riservate ai pedoni, quelle che parcheggiano alla cazzo di cane, quelli che viaggiano a tutta velocità a pochi metri dalle barche ormeggiate o quelli che fanno le gare motonautiche nei canali più delicati della nostra laguna non sono degli incivili e spesso degli imbecilli ma solo dei poveri cittadini che non hanno avuto la giusta informazione.
Bene, allora per cercare di venire incontro a questi bravi e civilissimi cittadini che hanno come unica colpa quella di essere disinformati, propongo l'istituzione dell'educatore civico.
L'amministrazione comunale dovrebbe formare delle persone (non corpi di polizia) con il compito di informare quanti stanno violando norme e regolamenti. Una volta consolidata questa prassi, scongiurata la classica giustificazione del “non lo sapevo”, i corpi di polizia potranno svolgere il loro compito di controllo e repressione serenamente ma soprattutto senza sconti per nessuno.
Vista la differenza di senso civico tra noi e i popoli scandinavi credo che la tecnica della carota e bastone sia l'unica soluzione. Personalmente consiglio una carota di dimensioni medie e un bastone bello grosso.

giovedì 10 agosto 2017

IN VIAGGIO CON MOGOL


Capita nella vita di incontrare persone particolari, alle volte molto famose, ma quando il modo in cui le conosci è altrettanto particolare, l'incontro ti segna per sempre.
E' successo l'altra sera durante il concerto dei Canto Libero, l'amico Giorgio Tortora mi chiama e mi dice: dovresti farmi un grosso favore, io ovviamente a un amico rispondo sempre si, domani dovresti accompagnare all'aeroporto Mogol. Ovviamente il mio stupore è stato grande ma quello che mi ha colpito, più di poter conoscere il più grande poeta della musica italiana, è stato Giorgio che ha considerato un favore nei suoi confronti un qualcosa che altri sarebbero stati disposti a pagare per averne l'occasione. Questo è il comportamento di una persona speciale, avercene di amici così.
L'emozione è stata enorme, poter conversare con la persona che ha scritto la colonna sonora della mia adolescenza e quella di milioni di altre persone.
Fatto sta che ieri mattina mi sono ritrovato in macchina con Giulio Rapetti in arte Mogol e la sua manager per un breve viaggio da Grado all'aeroporto. Da subito ha iniziato a raccontarmi quanto fosse stato colpito dalle bellezze di Grado e della sua gente, visto anche la partecipazione del folto pubblico alla serata precedente, ammettendo sinceramente che prima non sapeva dell'esistenza di Grado. Per me non è una novità che molti non sappiano dell'esistenza di Grado purtroppo. La conversazione è continuata in tono molto amichevole con lui che continuava a decantare le bellezze di Grado e io a spiegargli che aveva visto solo una parte, quella più pubblica, ma c'e ancora una parte più incantata che è la laguna, dove Pasolini girò Medea con Maria Callas. Poi mi ha spiegato il suo concetto di Poeta, quello moderno, non quello che scrive poesie, stampate poi su libri che non compra nessuno ma quello che scrive testi di valore che poi si trasformano in musica. Da questa conversazione è nato in lui il desiderio di riprendere a Grado il percorso iniziato e poi sospeso dalla Rai del premio Mogol che per anni si è tenuto in Val D'Aosta. Spero che chi di dovere prenda al balzo questa occasione e non se la lasci scappare.
Sono stai un trentina di minuti fantastici che mi hanno fatto capire che se è stato proprio Mogol a scrivere  la storia della musica italiana non è successo per caso.


Grazie Giorgio, non potrò mai sdebitarmi a sufficienza per "averti" fatto un favore.