venerdì 30 marzo 2018

LA CAPASANTA E LE IPOCRISIE PASQUALI



Nemmeno la Pasqua riesce a calmare la vena polemica di alcuni cittadini gradesi e non. Addirittura oggi sul quotidiano locale leggo che verrà interessato il Consiglio Comunale per il caso “CAPASANTA”. Da alcuni giorni nella piazza dove sorge la famosa colonna con la Croce Patriarchina troneggia un installazione artistica raffigurante una conchiglia di capasanta con all'interno un nudo di donna, nudo assai pudico visto che come ha fatto notare più di uno non c'è traccia di particolari organi femminili. Uno degli appunti sollevati è l'opportunità di un'opera del genere nelle vicinanze della chiesa. Beh se quelli che si indignano sono i cattolici praticanti allora è il caso che facciano un corso accelerato di arte sacra. Il nudo da sempre occupa gran parte delle raffigurazioni religiose. Un esempio su tutti la creazione di Adamo e la creazione di Eva dipinti da Michelangelo Buonarroti sulla volta della Cappella Sistina.







Non è certo mia intenzione paragonare la Capasanta gradese alle opere di Michelangelo, ma mi lascia allibito che persone anche di cultura si scandalizzino, in questo caso, al punto da portare l'argomento sui quotidiani e in Consiglio Comunale.

Ora però mi chiedo: l'esercito degli scandalizzati si è accorto che proprio di fronte alla capasanta c'è l'unico monumento a vivi del mondo civilizzato e democratico?
Mi riferisco alla Croce Patriarchina posta in cima alla colonna di marmo al centro della piazza.

(purtroppo non ho foto con gli altri nomi ma potete andare a vederli di persona)


Alla base della croce ci sono incisi quattro nomi che all'epoca della realizzazione erano tutti vivi, tra questi un parroco e un Papa più altri due politicanti. Se per i politicanti l'autocelebrazione è la prassi, per gli uomini di chiesa la superbia è vizio capitale. Per non parlare della Jacuzzi che in quel caso potrebbe essere “lussuria”.

D'altronde gli inutili bigotti preferiscono prendersela con un artista che non gli garantisce il paradiso. Un parroco anche se superbo o lussurioso per l'estrema unzione può essere utile ugualmente.

giovedì 8 marzo 2018

TURISMO FVG LAVORA CONTRO GRADO




Sicuramente l'affermazione che TURISMO FVG lavori contro l'economia gradese è un'affermazione forte ma se è supportata da fatti provati invece di sorprendere fa girare letteralmente le balle. Non basta che sulle cabine della spiaggia troneggino cartelloni che invitano i turisti a visitare l'Outlet di Palmanova e il Tiare di Villesse invece della birra Peroni o la pasta Barilla, non basta che dipendenti di TURISMO FVG pubblicizzino nel sito istituzionale gradese eventi domenicali al centro commerciale di Villesse, da ora si occuperanno anche di volantinaggio. Ovviamente sempre per realtà commercialmente concorrenti alle attività gradesi.
Un paio di giorni fa mi sono recato presso gli uffici di TURISMO FVG per delle informazioni e casualmente mi sono imbattuto in una pila di scatoloni contenenti volantini dell'Outlet di Palmanova. C'erano 7 scatole contenenti 1800 flayer (volantini) ciascuna per un totale di 88.200 volantini.





Ora la domanda sorge spontanea: che “interessi” hanno dipendenti, dirigenti e amministratori di TURISMO FVG di lavorare per l'Outlet di Palmanova essendo stipendiati da mamma Regione e cioè dai contribuenti Gradesi? Non penso che rientri tra i compiti della società regionale distribuire proposte commerciali per dei privati in concorrenza con quelli gradesi.
Più volte ho ammesso che la vendita di spazi pubblicitari per molte aziende frequentate intensamente dal pubblico è un'ottima iniziativa per aumentare le entrate ma c'è modo e modo.
Una società, seppur organizzata privatisticamente ma di evidenza pubblica come la GIT dovrebbe avere l'intelligenza di offrire gli spazi pubblicitari ad aziende operanti in settori non in concorrenza con il tessuto commerciale gradese che già affronta situazioni di difficoltà. Invece di aiutare i commercianti e gli altri operatori turistici facendo del sistema commerciale, di quello della ristorazione, di quello dei pubblici esercizi nonché della ricettività un punto di forza dell'offerta turistica globale, ci si mette a fare il volantinaggio per attività concorrenti che risiedono a chilometri di distanza. Il fatto che albergatori, ristoratori e pubblici eserczi se ne stiano belli zitti non fa loro molto onore, solo perchè i commercianti gradesi non possono mettersi a fare la pubblicità per la spiaggia di Lignano o i ristoranti di Slovenia e Dalmazia. Con questa filosofia quei pochi commercianti che a fatica continuano a dare al turista Gradese un'offerta di qualità, prima o dopo si stuferanno. Dopo di che ci ritroveremo una serie di negozi di cianfrusaglie bangla e Kebab belli profumati. Se il futuro di Grado, in mano a queste persone, sarà quello di guardare le cartoline dell'epoca passata e dire che bello era Grado una volta, vuol dire che il momento della frutta o del caffè è passato da un pezzo e dopo la digestione sappiamo cosa succede...

Ah dimenticavo, ovviamente caliamo un velo pietoso sull'amministrazione comunale troppo impegnata a occuparsi ci centri culturali islamici o accoglienza di clandestini.