venerdì 27 luglio 2018

RAUGNA HA PAURA DELL'OMBRA


Dario Raugna e i suoi civici hanno paura che altri facciano loro ombra. PoverinI, dovrebbero sapere che non si può fare ombra al nulla , nulla politico, nulla amministrativo e nulla in semplice buona educazione.
L'episodio di oggi, l'incontro con il sindaco di Forte di Marmi dott. Murzi stimato cardiochirurgo, ha dimostrato in maniera eclatante che la classe e l'eleganza è una qualità che non gli appartiene. Se oggi Raugna è salito all'onore delle cronache, Rai Tre compresa, lo deve prima di tutto a Stefan Maiwald e a Vinicio Patruno che hanno sollevato per primi la questione della donna con foulard di Mario Puppo, scippata dal comune di Forte dei Marmi, Vinicio Patruno in particolare che si è preso la briga di scrivere al dott. Murzi per stigmatizzare l'accaduto.
Doveva essere scontata la presenza di Maiwald e Patruno alla conferenza stampa di oggi, nonche un pubblico ringraziamento per l'interesse dimostrato. Invece non sono stati nemmeno invitati. A conferma che la maleducazione regna sovrana tra Raugna e i suoi sodali, nemmeno la Senatrice della Repubblica dott.ssa Raffaella Marin, massima autorità istituzionale sull'isola, è stata invitata, nonostante che Lei avesse già stretto amicizia con il sindaco dott. Murzi proprio alla Versiliana in occasione di una sua conferenza in tema psichiatrico, invitandolo personalmente. Ovviamente il friggitore di calamari era terrorizzato che invitando la Senatrice e il famigerato Patruno, che ha il brutto vizio di voler bene a Grado, gli avrebbero rubato la scena. Caro Raugna, la scena non è mai stata tua, il sindaco di Forte dei Marmi ci ha impiegato un attimo a capire la tua inadeguatezza e quella della tua assessora alla cultura che si è presentata con un look da donzelletta che vien dalla campagna. Cara Sara Polo, anche vestirsi adeguatamente è questione di cultura. In certe occasioni, piaccia o no, l'abito fa il monaco.
Certo che se un sindaco arriva a queste bassezze, per paura di sfigurare, non fa altro che accentuare tutta la sua inadeguatezza a ricoprire un ruolo così importante come quello di chi rappresenta l'intera comunita.

domenica 15 luglio 2018

LOVATO, MA QUALI DANNI... DOBBIAMO RINGRAZIARE


Ha fatto molto bene il Sindaco di Forte dei Marmi a scusarsi di quanto accaduto per l'incauto utilizzo della donna con il mantello al vento che simbolegga Grado fin dagli anni 50.
Da parte nostra invece dovremmo ringraziare Forte dei Marmi e in particolare il grafico furbacchione, se ora a Forte dei Marmi sanno dell'esistenza di Grado, proprio grazie a questo “incidente diplomatico”. Se l'mmagine di Grado fosse stata famosa come negli anni 50 questo non sarebbe successo. Se il grafico ne ha approfittato vuol dire che l'immagine di Grado dalla Toscana viene percepita come una località turistica caduta nel dimenticatoio. Nessun grafico in questo momento avrebbe copiato l'immagine dello scoiattolo di Cortina, quello della marmotta della Val Badia, quella del gallo di Plan de Corones o la G stilizzata della Val Gardena.
Spero che questa sia l'occasione per iniziare una proficua amicizia e collaborazione con il Comune di Forte dei Marmi. Gli argomenti sui quali poter imparare sono moltissimi. Dalla gestione della spiaggia, all'urbanistica ma soprattutto proprio la gestione dell'imagine della destinazione turistica. Non è un caso se a Milano qualsiasi taxista sa dov'è forte dei Marmi e non sa dov'è Grado, cosa che non succedeva cinquant'anni fa.
Una mia amica mi ha fatto riflettere dicendo che ci si appropia delle cose che altri non custodiscono.
Che l'immagine di Grado sia quanto mento custodita male è un dato di fatto. Il Grafico toscano ha scopiazzato il cartellone di Mario Puppo e non il nuovo logo di Grado fortemente voluto dal vicensindaco attuale e scopiazzato a sua volta da quello di Google. Ormai a Grado rischiamo l'assuefazione al fatto che vengono abbandonate cose che altri invece valorizzano. Possiamo citare Grado Giallo che da quest'anno si farà a Lignano, la nostra laguna abbandonata all'anarchia e la Camargue francese attira turisti da tutto il mondo e molte altre.
Quanto accaduto con il manifesto di Puppo è solo la cartina tornasole di quanto siamo caduti in basso nella percezione da parte del pubblico della nostra immagine turistica. Altra conferma arriva dalla qualità dei nostri turisti, basta fare un giro per il centro per rendersene conto.
Ora Lovato scrive a Promoturismo per chiedere i danni. Ma quali danni? Siamo messi talmente male che dovremmo ringraziare per i pochi minuti di notorietà che ci sono arrivati gratuitamente. Dovremmo anche ringraziare per averci fatto capire con quanto impegno e con quanta qualità Grado faceva promozione turistica. Dubito che il nuovo logo di Grado passerà alla storia come il manifesto di Mario Puppo.
Caro Lovato, invece di innescare la guerra accampando danni, io fossi in te chiederei al Sindaco di Forte dei Marmi di poter andare a fare uno stage per imparare come si gestiscono gli stabilimenti balneari. Il confronto tra Git e gli stabilimenti della Versilia è perso in partenza.

mercoledì 11 luglio 2018

FINALMENTE I FIORI A PINETA, PERO'...



Quando si amministra una citta alla “cazzo di cane”, come stanno facendo i nostri amministratori, è chiaro che si innescano le guerre di quartiere. L'assessore “mariachi” ha postato la foto di una bellissima aiuola realizzata a Grado Pineta. Sarebbe un ottima notizia apprendere che ora c'è un occhio di riguardo per zone che da anni sono trascurate, peccato che come contraltare abbiamo un centro cittadino che in molte zone risulta abbandonato a se stesso e da una pessima immagine al turista. Non dobbiamo dimenticare che Grado prima di tutto è una città turistica e di quello dovrebbe vivere. Se le vie principali sono trascurate e a volte anche poco pulite la logica conseguenza è un bassissimo grado di soddisfazione del turista. Non sono ne io ne l'assesore o il sindaco che stabilisce che l'immagine di una località viene data dalla qualità delle vie principali.
Tanto che il nostro sindaco è andato fino a Malaga per scoprire che oltre ad un gusto di gelato con le uvette è anche una splendida città, pulita e ordinata. Provocatoriamente ci ha omaggiato anche di splendide foto. Purtroppo come dicono a Grado: “xe ndao baul e xe tornao casson”. Due anni sono passati e il nostro storico viale fa sempre più schifo, ridotto a un deposito di biciclette e aiuole riservate ai bisogni dei cani. Hanno tentato di accampare scuse quali la sbagliata ristrutturazione del primo tratto di viale Europa Unita, neanche che il resto fosse un salotto. No cari amministratori, la causa è che siete incapaci di replicare l'ordine e la pulizia della via principale di Malaga, nonostante viaggio, foto e corso di aggiornamento in Canada. Sicuramente il sindaco di Malaga prima di fare il sindaco non friggeva calamari, alle volte il background aiuta. Fatto sta che non accennano a volersi migliorare.
Mi meraviglia il fatto però che tutti i commercianti e esercenti del viale non organizzino una vibrata protesta contro questa manica di inadeguati. In fin dei conti gli amministratori sono pagati con le tasse che versano i contribuenti. Se il sindaco si porta a casa un'indennità molto ma molto più alta del sindaco di Ronchi dei Legionari, ad esempio, è proprio perchè Grado è un comune turistico e tale speriamo che rimanga nonostante questa pessima amministrazione.
Concludendo, adornare di fiori la pineta e lasciare il viale in queste condizioni è come se una donna si facesse una pedicure meravigliosa ma avesse le ascelle puzzolenti, i baffi e le caccole agli occhi. Dubito che avrebbe molti corteggiatori.