VARIANTE
ALBERGHI: L’ENNESIMO PAPOCCHIO
Durante l’ultimo Consiglio Comunale
ho dovuto assistere, purtroppo, a una penosa sceneggiata da parte di una
sgangherata maggioranza succube del proprio capogruppo. Mi riferisco
all’approvazione definitiva della variante alberghi. Capisco che per i non
addetti ai lavori possa sembrare un argomento di difficile comprensione ma
quanto è accaduto rasenta l’incredibile.
Consiglieri di maggioranza che in Commissione Urbanistica votano in un
modo e due giorni dopo in Consiglio Comunale votano tutto l’opposto senza
motivarne il gesto penso che l’unico
sentimento che possano provocare sia l’indignazione unito a un triste senso di
vomito. Un capogruppo che usa una
variante, che avrebbe come unico
obiettivo il miglioramento della situazione alberghiera gradese, per favori agli amici merita una profonda
riflessione da parte di tutti.
Questa variante aveva come
obiettivo immediato quello di impedire, per quanto possibile, lo scempio
compiuto con la prima variante alberghi, quella del Tiziano, Mirabel e successivi, e continuato con quella approvata dal
Commissario Blarasin, quella del “baratto dei posti letto”. All’inizio l’attuale
variante sembrava fatta con le migliori intenzioni tanto che aveva ottenuto
anche il mio voto in fase di adozione.
Il baratto dei posti letto sarebbe
quel perverso sistema attraverso il quale i finti alberghi come il Tiziano
possono liberarsi del vincolo alberghiero cedendo i posti letto a strutture che
vogliono ampliarsi. Fin qui potrebbe sembrare anche una cosa tutto sommato
utile per cercare di metter una pezza su strutture che non saranno mai aperte o
che comunque avranno uno scarso interesse turistico. Ovviamente chi cederebbe i
posti letto, liberandosi dal vincolo alberghiero e
trasformando anche quella parte in appartamenti, dovrà pagare una gabella ma
non al Comune come penserebbe qualsiasi persona di buon senso ma, UDITE
UDITE, ad un altro privato favorevole a
riceverli. Una domanda sorge spontanea: dal punto giuridico e fiscale come si
inquadra questa transazione???? Beh io a questo non ho trovato risposta e visto
il malcostume tipicamente italiano l’unica soluzione che mi viene alla mente è
la classica borsa di plastica passata sottobanco. Con l’adozione di quest’ultima variante
il “fenomeno” era stato momentaneamente stoppato in attesa
di una variante generale che risolvesse il problema in via definitiva. Oggi con l’approvazione definitiva la maggioranza si è rimangiata tutto
vanificando di fatto quanto era stato adottato un anno fa. Votata in contrasto
al parere della commissione urbanistica espresso dagli stessi consiglieri che
oggi si sono rimangiati tutto. Per la prima volta da quando mi occupo di
pubblica amministrazione, parecchi anni ormai, non ho retto allo schifo e ho
abbandonato l’aula. Oggi a mio avviso il Consiglio Comunale ha trasmesso
un’altra brutta puntata della storia gradese.