Dopo aver sprecato un euro comprando "IL PICCOLO" devo tristemente ammettere: "AVEVA RAGIONE GRADOSPIA". La qualità dell'informazione accreditata a Grado potrei elegantemente definirla lassativa. Credo che il lettori del quotidiano locale dopo aver letto il mio articolo sull'edizione di domenica 8 Dicembre si saranno chiesti leggittimamente: ma che cavolo ha scritto? Beh la risposta è semplice quell'aborto è il frutto di una maldestra operazione di tosatura attuata dal "giornalista" locale Antonio Boemo, evidentemente colto da notevole vena creativa.
Inutile inveire su di lui perchè sarebbe accanimento terapeutico ma per correttezza pubblico la copia integrale di quanto inviato da me a Il Piccolo.
Tanto per un giusto confronto:
"Alle volte si farebbe molto meglio
a stare zitti piuttosto di parlare e mettere in evidenza tutta la propria
inadeguatezza. Mi riferisco alle dichiarazioni del nostro ViceSindaco riguardo le tariffe dei rifiuti. Che il Rag. Di Mercurio fosse inadeguato al
ruolo di assessore alle finanze l’avevo fatto notare fin dal primo Consiglio
Comunale di questa sgangherata Amministrazione, avendolo conosciuto già in veste di Ragioniere Capo del Comune di
Garado quando ricoprivo la carica di Assessore nei lontanissimi anni 90. Al
contrario del vino rosso che migliora con gli anni il nostro vicesindaco pare
che dal temo passato non ne abbia tratto vantaggio. Veniamo dunque all’argomento apparso sul
quotidiano locale dove il giornalista molto correttamente riporta quanto
scritto nella delibera approvata dalla maggioranza. Anche un alunno delle scuole elementari capirebbe che moltiplicando
la tariffa di un nucleo familiare
composto da una persona volte tre darebbe una cifra inferiore di quella
riportata nella tabella relativa a una famiglia di tre persone. In pratica più
una famiglia è numerosa più l’incidenza pro capite è alta. Esattamente il
contrario di quello che il buon senso consiglierebbe visto che tre persone
fanno meno immondizie di una moltiplicata per tre. Ma oltre a questo, mi preme far notare come nel caso specifico
si vada ad agevolare tutte le residenze fittizie che sono rigorosamente composte da una persona sola. In pratica con
queste tabelle le immondizie per una parte vengono pagate da chi non le produce. Se poi andiamo ad analizzare le tariffe delle
attività produttive o commerciali la situazione è ancora peggiore. Un esempio,
un edificio ad uso deposito paga a mq più di un laboratorio artigianale. Tutto
questo l’ho fatto notare durante la discussione in Consiglio Comunale e
nonostante la palese ammissione dell’assessore e del Sindaco che le tabelle
erano sbagliate la delibera è stata votata da tutta la maggioranza. Se qualche
masochista vuol verificare, sul sito del Comune può trovare la registrazione di
quanto affermo. Evidentemente qualche sprovveduto ha consigliato Il Sindaco di
non ritirare le delibere perché potrebbe essere interpretato come segno di
debolezza. Approvare una delibera palesemente sbagliata, oltretutto
ammettendolo, come potremmo interpretarlo?
Inadeguatezza? Arroganza? Mancanza di buon senso? Lascio al lettore
l’opportuna interpretazione. "