Proverò a dare il mio non richiesto
contributo per spiegare questo nuovo nonchè anomalo CDA di GIT. Bolzonello e
Debora (senza h) devono accontentare un loro sodale che da mesi bussa alla loro
porta, il compare Bigot. Quel cattivone di De Grassi sa benissimo che non lo
possono revocare perché altrimenti la Regione deve sborsare un bel po di
soldini. Sul fronte del Comune la maggioranza chiede a gran voce la testa di
Marino. Edi stretto tra l'incudine e il martello non sa che pesci pigliare,
come al solito. A questo punto entra in scena quel vecchio volpone del “compare”
Zanetti e presenta a Eddi la soluzione su un piatto d’argento. Zanetti spiega a
Eddi che deve concordare con Bolzonello, in riunioni rigorosamente informali, la
farsa delle dimissioni e farsi garantire la contemporanea riconferma di Marino
a presidente GIT. La classica operazione da due piccioni con una fava…… Da un
lato garantisce a Marino la conferma come presidente e zittisce la maggioranza in subbuglio dicendo
che ha fatto tutto la Regione e lui non centra nulla, dall’altro accontenta l’altro
“compare” Bigot che gode dei buoni auspici della Debora regionale. Insomma tra
destra e sinistra qua non si capisce più un “cavolo”. Cosa gliene frega del
futuro della Git a Bolzonello, Eddi, Marino e ai due “compari”? Una beata
minchia. Il ruolo del PD locale in questa triste vicenda? Il due di spade con
la briscola a bastoni.
P.S. Per chi avesse male
interpretato il termine “compari” chiarisco subito che non ci sono intenti calunniatori.
Semplicemente Zanetti e Bigot sono stati compari di matrimonio di De Grassi per
semplice ironia della sorte.
Nessun commento:
Posta un commento