Premesso
che “la Politica non è Facebook” e “Facebook non è la
Politica”, noto che sono bastati i fuochi di Ferragosto per
spegnere tutte le agitazioni che hanno animato lo scenario politico
gradese, in particolare su Facebook, durante questa caldissima
estate. Molti degli attori hanno incentrato le loro startegie sulla
fantastica frase “basta cemento”. L'hanno sbandierata in molti e
ci hanno creduto in pochi. Probabilmente non si sono accorti che a
decretare la fine della speculazione selvaggia non sono state le
mirabili gesta di alcuni politici locali, illuminati sulla via di
damasco, ma semplicemente la crisi economica degli ultimi anni. Il
mercato immobiliare ha avuto una contrazione mai vista prima, fino a
rasentare la paralisi in certi periodi. Nella più rosea previsione
una percepibile ripresa del mercato non si vedrà per i prossimi
dieci anni. Ma allora Grado morirà? Assolutamente no, fortunatamente
l'economia gradese non si basa sul cemento (quello è appannaggio di
pochissimi) ma sul turismo, due cose completamente diverse ma che per
anni a Grado qualcuno ha fatto credere che fossero la stessa cosa.
Allorà perchè il Consiglio Comunale per più di quattro anni ha
dicusso di cemento, chi pro e chi contro, e non di turismo e relativa
promozione? Perchè non si è discusso di azioni mirate per aiutare
gli operatori a svolgere nel migliore dei modi il loro ruolo di
“motore” dell'economia turistica? La mia interpretazione potrebbe
sembrare semplicistica ma sarei felice di essere smentito. Un motivo
è sicuramente il fatto che dal punto di vista propagandistico Il
grido “basta cemento” in un paese martoriato come Grado demagogicamente rende. Se si fosse gridato trent'anni fa forse avrebbe
sortito qualche risultato, ora che il porco è scappato che utilità
ha? L'altro motivo è esattamente opposto al primo, politicamente
non rende.......... Parlare di turismo a Grado, purtroppo, non
suscita la stessa attenzione che parlare di cemento, di abbonamenti
per i parcheggi, di posti batela e di Festival della Canzone Gradese.
Concludo con una domanda ai lettori: da cosa dipenderà il nostro
futuro e quello dei nostri figli nei prossimi anni? Di sicuro non
dagli argomenti appena citati ma da uno sviluppo concreto della sola
risorsa disponibile: IL TURISMO.
martedì 18 agosto 2015
sabato 1 agosto 2015
MARICCHIO VS OPPOSIZIONE 3-0. ZITTI E MOSCA.
Tre
Consigli Comunali e tutti e tre a favore di Maricchio & Co.
L'opposizione torna a casa con le pive nel sacco, come si suol dire.
Non sono felice per questo triste risultato perchè i fatti hanno
dimostrato al di la di ogni ragionevole dubbio, che la maggioranza
esiste. Ero certo di come sarebbero andate le cose e l'ho scritto
prima che il braccio armato di Liber@ facesse partire la macchina del
fango nei miei confronti, reo di aver fatto mancare il mio
fondamentale voto per bloccare l'Adria-no. Su di me è stato scritto
di tutto e di più, offese ben oltre il limite della diffamazione.
Da vigliacchi che si credono leoni dietro una tastiera, credendo che
la banda larga sia la licenza di offendere e infangare chi ha
opinioni diverse. Triste leggere decine di commenti da parte di
persone in buona fede aizzate contro il sottoscritto perchè
accusato di essere il male del paese dai “talebani de stralonga”.
Discussioni tra i membri del Gruppo di Liber@ su Facebook per
escludermi e impedirmi di reagire alle diffamazioni ricevute. Per
fortuna al loro interno c'è anche qualche persona intelligente e di
buon senso che ha spiegato che se un gruppo si chiama Liber@ un
motivo ci dovrebbe essere. Ma torniamo ai tre Consigli che hanno
visto trionfante il Katastrofa Team (cit. Lisco) a scapito
dell'opposizione. A mente fredda faccio una domanda alla quale più
che una risposta chiedo una meditazione. Se il Bilancio di Previsione
e il Bilancio Consuntivo sono stati approvati come fossero acqua fresca,
chi è quel pirla che può solo pensare che non avrebbero approvato
l'Adria-no che era il dazio da pagare per poter rimanere fino alla
fine del mandato?
Capisco
l'amarezza di Liber@ che ha deciso di evitare in tutti i modi
l'arrivo del Commissario per il timore che approvasse l'Adia-no e ora
si ritrova Adria-no approvato e Maricchio saldamente in sella alla
sua maggioranza. L'occasione è stata persa mesi fa quando il ferro
era caldo e Cedolin, Coslovich e Zanetti (a chiacchere) erano
determinati a mandare a casa Maricchio. In quel momento “forse”
qualche speranza c'era, ma il treno va preso quando passa. Se arrivi
in ritardo non ti puoi incazzare con nessuno. Non è grave sbagliare
strategia se in buona fede, in politica è normale trovare uno più
scaltro di te (rif. Maricchio). Cercare di scaricare la
responsabilità su altri per quello che non si è riusciti ad
ottenere è un po' troppo pretenzioso, se per giunta lo farcisci di
offese e impropéri allora diventa anche di cattivo gusto. Nella
speranza che tutti se ne facciano una ragione e che inizino a
proporre alla città qualche progetto di rilancio e non le guerre tra
poveri, la vicenda si conclude con un bel 3 a 0 per Maricchio e palla
al centro.
P.S.
Sono molto contento di non aver partecipato a questa partita
truccata.
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