A
Grado nel semestre precedente le elezioni comunali immancabilmente
arrivano i VISITORS. Le Varvuole almeno arrivano la sera del 5
gennaio, fanno quello che devono fare e poi si tolgono dalle balle
fino all'anno successivo senza interferire sull'andamento della vita
isolana. Al contrario i VISITORS arrivano e stazionano a Grado per
lungo tempo. Chi fisicamente, chi solamente sulla carta stampata,
elargiscono perle di saggezza politica a destra e a manca delle quali
ne faremmo volentieri a meno. Sia nel centrodestra che nel
centrosinistra si sprecano i personaggi che fino a ieri non sapevano
nemmeno che esistesse Grado e oggi invece pontificano su come si
dovrebbe gestire la democrazia per il bene del paese. La storia di
Grado è piena di interferenze regionali che non hanno fatto altro
che creare grandissimi casini per poi da Trieste dire che a Grado
sono tutti matti e che è una città ingovernabile.
BENE
Cominciate
a starvene fuori dalle balle e lasciate che il futuro di Grado nel
bene e nel male sia deciso dai gradesi e non dai vostri giochi di
bottega. Piantatela di venire qui a dare lezioni di democrazia, poi
l'unica cosa che vi interessa è fare gli accordi a Trieste per
garantirvi una poltrona in piazza Oberdan o per i più fortunati a
Montecitorio. Ad un bambino affinché impari ad andare in bicicletta
si devono togliere le rotelline. Cadrà, si sbuccerà le ginocchia ma
prima o poi troverà l'equilibrio e viaggerà da solo. Per
correttezza devo dire che gli unici che non corrono rischi con i
VISITORS sono quelli di Liber@ che fino a prova contraria hanno
scelto di percorrere la loro strada fregandosene dei finti paracadute
di partito. Chapeau.
Tutti
gli altri, sudditi fino a prova contraria.
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