Nemmeno
la Pasqua riesce a calmare la vena polemica di alcuni cittadini
gradesi e non. Addirittura oggi sul quotidiano locale leggo che verrà
interessato il Consiglio Comunale per il caso “CAPASANTA”. Da
alcuni giorni nella piazza dove sorge la famosa colonna con la Croce
Patriarchina troneggia un installazione artistica raffigurante una
conchiglia di capasanta con all'interno un nudo di donna, nudo assai
pudico visto che come ha fatto notare più di uno non c'è traccia di
particolari organi femminili. Uno degli appunti sollevati è
l'opportunità di un'opera del genere nelle vicinanze della chiesa.
Beh se quelli che si indignano sono i cattolici praticanti allora è
il caso che facciano un corso accelerato di arte sacra. Il nudo da
sempre occupa gran parte delle raffigurazioni religiose. Un esempio
su tutti la creazione di Adamo e la creazione di Eva dipinti da
Michelangelo Buonarroti sulla volta della Cappella Sistina.
Non
è certo mia intenzione paragonare la Capasanta gradese alle opere di
Michelangelo, ma mi lascia allibito che persone anche di cultura si
scandalizzino, in questo caso, al punto da portare l'argomento sui
quotidiani e in Consiglio Comunale.
Ora
però mi chiedo: l'esercito degli scandalizzati si è accorto che
proprio di fronte alla capasanta c'è l'unico monumento a vivi del
mondo civilizzato e democratico?
Mi
riferisco alla Croce Patriarchina posta in cima alla colonna di marmo
al centro della piazza.
(purtroppo non ho foto con gli altri nomi ma potete andare a vederli di persona)
Alla
base della croce ci sono incisi quattro nomi che all'epoca della
realizzazione erano tutti vivi, tra questi un parroco e un Papa più
altri due politicanti. Se per i politicanti l'autocelebrazione è la
prassi, per gli uomini di chiesa la superbia è vizio capitale. Per
non parlare della Jacuzzi che in quel caso potrebbe essere
“lussuria”.
D'altronde
gli inutili bigotti preferiscono prendersela con un artista che non
gli garantisce il paradiso. Un parroco anche se superbo o lussurioso
per l'estrema unzione può essere utile ugualmente.