Ha
fatto molto bene il Sindaco di Forte dei Marmi a scusarsi di quanto
accaduto per l'incauto utilizzo della donna con il mantello al vento
che simbolegga Grado fin dagli anni 50.
Da
parte nostra invece dovremmo ringraziare Forte dei Marmi e in
particolare il grafico furbacchione, se ora a Forte dei Marmi sanno
dell'esistenza di Grado, proprio grazie a questo “incidente
diplomatico”. Se l'mmagine di Grado fosse stata famosa come negli
anni 50 questo non sarebbe successo. Se il grafico ne ha approfittato
vuol dire che l'immagine di Grado dalla Toscana viene percepita come
una località turistica caduta nel dimenticatoio. Nessun grafico in
questo momento avrebbe copiato l'immagine dello scoiattolo di
Cortina, quello della marmotta della Val Badia, quella del gallo di
Plan de Corones o la G stilizzata della Val Gardena.
Spero
che questa sia l'occasione per iniziare una proficua amicizia e
collaborazione con il Comune di Forte dei Marmi. Gli argomenti sui
quali poter imparare sono moltissimi. Dalla gestione della spiaggia,
all'urbanistica ma soprattutto proprio la gestione dell'imagine della
destinazione turistica. Non è un caso se a Milano qualsiasi taxista
sa dov'è forte dei Marmi e non sa dov'è Grado, cosa che non
succedeva cinquant'anni fa.
Una
mia amica mi ha fatto riflettere dicendo che ci si appropia delle
cose che altri non custodiscono.
Che
l'immagine di Grado sia quanto mento custodita male è un dato di
fatto. Il Grafico toscano ha scopiazzato il cartellone di Mario Puppo
e non il nuovo logo di Grado fortemente voluto dal vicensindaco
attuale e scopiazzato a sua volta da quello di Google. Ormai a Grado
rischiamo l'assuefazione al fatto che vengono abbandonate cose che
altri invece valorizzano. Possiamo citare Grado Giallo che da
quest'anno si farà a Lignano, la nostra laguna abbandonata
all'anarchia e la Camargue francese attira turisti da tutto il mondo
e molte altre.
Quanto
accaduto con il manifesto di Puppo è solo la cartina tornasole di
quanto siamo caduti in basso nella percezione da parte del pubblico
della nostra immagine turistica. Altra conferma arriva dalla qualità
dei nostri turisti, basta fare un giro per il centro per rendersene
conto.
Ora
Lovato scrive a Promoturismo per chiedere i danni. Ma quali danni?
Siamo messi talmente male che dovremmo ringraziare per i pochi minuti
di notorietà che ci sono arrivati gratuitamente. Dovremmo anche
ringraziare per averci fatto capire con quanto impegno e con quanta
qualità Grado faceva promozione turistica. Dubito che il nuovo logo
di Grado passerà alla storia come il manifesto di Mario Puppo.
Caro
Lovato, invece di innescare la guerra accampando danni, io fossi in
te chiederei al Sindaco di Forte dei Marmi di poter andare a fare
uno stage per imparare come si gestiscono gli stabilimenti balneari.
Il confronto tra Git e gli stabilimenti della Versilia è perso in
partenza.
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