In politica Grado è sempre stata laboratorio di
sperimentazione avanzata, dalla nascita di Giustizia e Libertà a giunte DC-PC e
addirittura sindaci di Alleanza Nazionale sostenuti da coalizioni contro natura
PD-Lega-Liste Civiche Varie. I risultati
poi si sono visti e non possiamo certo gioire dell’attuale situazione. Ma
arrivare addirittura a sperimentare riforme costituzionali come l’ABOLIZIONE
DEI CONSIGLI COMUNALI sinceramente non me lo sarei mai aspettato. Forse l’attuale
amministrazione è talmente avanti da riuscire a stupire perfino noi umili
Consiglieri di opposizione che ancora credono che le sorti del paese passino
attraverso le decisioni prese in Consiglio Comunale.
A giudicare da quello che mormora la
cittadinanza direi di no.
La situazione economica a livello nazionale non è delle
migliori ma qui a Grado, grazie al
nostro patrimonio storico, naturalistico e turistico potremmo difenderci
egregiamente. Invece le poche scelte che vengono fatte pare vadano in senso
opposto e la mancanza di confronto sicuramente non aiuta un’amministrazione in
evidente difficoltà di comunicazione. Sicuramente le pressioni su alcuni
Consiglieri da parte della lobby del mattone crea non pochi problemi al nostro “amato”
Sindaco. Chiudersi a riccio all’interno del palazzo invece di aprirsi a un
costruttivo confronto è esattamente la strategia peggiore ed è proprio quello
che vogliono quelli che non possono venire allo scoperto e dire pubblicamente
che i loro interessi non sono il bene del paese ma delle proprie tasche.
L’unico consiglio che mi sento di dare in questo momento è
che più aperto è il dibattito e meno effetto avranno le pressioni sotterranee
dei soliti noti.
Ben vengano i
confronti pubblici in Auditorium ma le decisioni si prendono in Consiglio
Comunale con delibere, date e numeri di protocollo. Tutto il resto è noia.
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