“I spik Inglish” de Anfora però.
Bellissima notizia questa
mattina sul quotidiano locale. Finalmente. Un fondo d’investimento inglese, del
quale non si conosce il nome perché rigorosamente secretato, pare sia
interessato a investire a Grado in un
albergo che “avrà finalità strettamente turistiche”. Che cavolo vuol dire
finalità strettamente turistiche???? Un albergo dovrebbe avere come scopo
quello di ospitare turisti ma forse nella new economy ci sono forme nuove che
io non conosco. La cosa meravigliosa è che un Fondo d’investimento inglese o
comunque una società d’oltre Manica abbia individuato, come obiettivo dei suoi
investimenti, in primis l’Italia dove c’è un regime fiscale dei più
penalizzanti al mondo e in seconda battuta Grado. Non Venezia, Milano, Firenze,
Roma dove i turisti sono presenti 12 mesi all’anno ma Grado dove quando va bene
si riesce a sbarcare il lunario in quattro mesi di stagione più qualche
brillante long weekend. Sicuramente è giunta voce direttamente alla Regina
Elisabetta che a Grado ormai da quattro anni è in atto la destagionalizzazione
del Sindaco Maricchio. Tra presepi, carnevali e festival ormai Grado la fa da padrona
su tutte le testate giornalistiche d’Europa e spesso, grazie ad un ospite affezionato come Joe
Bastianich, anche nella Grande Mela. (Per quii che sta in strunsulin, New York).
E’ notizia di pochi minuti fa che il
Comune sta organizzando corsi gratuiti di lingua inglese alla Giunta e ai
dipendenti dell’ufficio tecnico, Bernetti escluso perché lo conosce già, in
modo da zerbinarsi nella migliore tradizione locale al foresto de turno che
porta oro, incenso e birra.
Dopo la prima ondata di ilarità
che mi ha suscitato l’articolo de Il Piccolo di oggi sono arrivato alla meditata e triste
conclusione che non trattasi di Fondo di Investimento ma Fondo del Barile che i
gradesi saranno costretti a grattare in
futuro grazie ai nostri conosciuti e da
alcuni amati portatori di benessere.
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