Le motoseghe sono un attrezzo da
lavoro utilissimo per boscaioli e manutentori del verde ma hanno anche una
funzione sottovalutata dai più, con il loro rumore assordante distolgono l’attenzione
dei cittadini da quelli che sono i veri problemi del paese. Anche su un argomento importante per il paese
come la Grado 3 dove il Comune si trova scoperto dalle garanzie fidejussorie
previste per legge, sono bastate quattro
motoseghe a fare più clamore di un procedimento amministrativo dai risvolti
grotteschi e difficilissimo da riportare nell'alveo della legalità. Sono bastate, inoltre, poche fotografie di
pioppi dallo scarsissimo valore per mettere in secondo piano il grande lavoro
fatto dagli amici di Liber@ sulla regolarità della procedura amministrativa
della Grado 3. Lavoro attraverso il quale si è scoperto non solo che la
fidejussione presentata era “tarocca” ma anche l’inadeguatezza di dirigenti e
Segretario Comunale a gestire il problema, se di inadeguatezza si può
parlare. Sul Sindaco e giunta caliamo un
velo pietoso perché cercare di valutare il loro operato sarebbe come pretendere
di pesare le scorregge nello spazio.
Ma torniamo alla questione del
verde. Tanto clamore per il taglio di
alberi in una zona degradata e utilizzata per anni come discarica di
spiaggiati, oltretutto area PRIVATA, e non una parola per il degrado di quello
che è stato il fiore all'occhiello della spiaggia di Grado: il “PARCO DELLE
ROSE”. Qui a Grado ormai si pensa che il verde sia tutto quello che ha un
colore dal RAL 6000 in avanti. Il verde, soprattutto quello pubblico, dovrebbe
essere quello da vivere non quello da guardare magari dall'esterno di una
recinzione arrugginita. Immaginate se un
turista Viennese, affezionato frequentatore di Grado, preferisca godersi l’ombra
e il colore dei fiori in un Parco delle Rose restaurato a livello dei giardini
delle migliori località turistiche europee o preferisca guardare quattro “talpuni” a tre chilometri dal centro
storico?
Beh io non ho dubbi il verde di cui
ha bisogno Grado è quello di qualità, ben tenuto e pulito ma soprattutto pubblico,
verde che faccia parte di una delle tante attrattive che una destinazione
turistica deve avere. Se qualcuno pensa
che un aiuola in più possa essere considerato verde pubblico si sbaglia di grosso.
New York è una delle città più cementificate del mondo ma ci sono oltre a
Central Park centinaia di parchi urbani. Noi starnazziamo per quattro “talpuni”
e lasciamo nell'abbandono più totale il PARCO DELLE ROSE. Strano ragionamento……..
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