Ogni giorno sui più svariati canali
televisivi siamo invasi da programmi di cucina di tutti i tipi. I cuochi sono
diventati delle vere e proprie star, venerati e osannati come divi di Hollywood. Seguendo questi programmi un po’ per passione
un po’ per curiosità, la mia cultura in
materia è notevolmente migliorata. Mai avrei immaginato, però, di scoprire che esiste un piatto dai poteri
extra-alimentari, poteri che definirei politico diplomatici, capace di compiere
miracoli come quelli di riunire sotto uno stesso tetto personaggi che fino a
poco tempo fa avremmo potuto definirli: il diavolo e l’acqua santa.
Lasciando correre a briglia sciolta
la fantasia potremmo anche immaginare questo piatto come una specie di manna di biblica memoria in
grado di fare da rito di iniziazione per
una nuova realtà politica che pur in fase embrionale stia gettando le basi per
scendere in campo alle prossime elezioni comunali. Ovviamente una compagine, così
eterogenea e contraddittoria sotto molti punti di vista, solo con gli extra-poteri del gulash con le “ganasse”
poteva trovare accordo e armonia invece di suonarsele di santa ragione. Se Il
famoso Vissani, consigliere culinario, di D’Alema avesse solo immaginato i
poteri di questo piatto ungherese, che da anni ormai viene considerato piatto
locale in queste terre di confine, avremmo avuto governi stabili e con
maggioranze bulgare. Invece l’Italia si
è sempre contraddistinta per la breve durata dei propri governi. La scoperta degli extra-poteri del
gulash è merito di un piccolo politico
locale che in politica non ha mai brillato. A dimostrazione delle sue scarse
capacità c’è un notevole palmarés ma con
questa scoperta gli si aprono decisamente nuovi orizzonti sullo scacchiere
isolano.
Chi l’avrebbe mai detto che nella
capitale incontrastata del Boreto a compiere il miracolo sarebbe stato un
piatto di antiche origini ungheresi…
Chissà se il nome di questa nuova compagine sarà proprio "LISTA GULASH CO LE GANASSE".
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