mercoledì 15 aprile 2015

I BONZI DEL PD E DEL SEL - LA RIFORMA DELLE UTI

PD e SEL hanno deciso di immolarsi sulla pubblica piazza come i bonzi tibetani.
 Posso capire a livello regionale che difendano a spada tratta una legge nata sbagliata. A livello locale vedere alcuni esponenti dei partiti che governano la nostra regione arrampicarsi sugli specchi per difendere una legge che penalizza in maniera oggettiva le località turistiche, mi riferisco in particolare a Grado e Lignano, è decisamente triste.
Non voglio addentrarmi negli articoli di legge che per molti sarebbero di difficile comprensione ma semplificando voglio mettere in evidenza alcuni aspetti particolarmente eclatanti.  Questa legge di fatto espropria i cittadini gradesi della possibilità di amministrarsi. Immaginate il peso che avrebbe Grado in un area come l’Isontino dove il comune di Ronchi avrà un voto più di quello di Grado    oppure nell’area della Bassa Friulana dove il comune di Cervignano conterà un voto più di Grado. Praticamente basterebbe il solo comune di Ronchi o quello di Cervignano per mettere in minoranza il comune di Grado.  Sel e PD dovrebbero spiegarmi come il più grande comune in termini di superficie, il primo polo agricolo della provincia, il comune che da solo produce il 23% del PIL provinciale possa contare all’interno dell’unione meno di Ronchi dei Legionari e meno di Cervignano. Oltre a queste cose di poco conto, secondo SEL e PD, non si può trascurare il fatto che un comune turistico in fatto di esigenze gestionali nulla ha a che vedere con gli altri comuni contermini.  Strano che partiti che si ritengono baluardo della democrazia ricattano chi non intende aderire alle unioni territoriali minacciando un taglio delle risorse del 30 %.  Taglio che non è previsto a livello nazionale. La tanto sbandierata autonomia regionale in questo caso si rivela un pericolosissimo boomerang per i comuni turistici che a questo punto potrebbero a ragion veduta chiedere di essere accorpati al Veneto e sottostare, ahimè, alla legge nazionale piuttosto che a quella regionale.
A distanza di un anno dalle prossime elezioni comunali, il comportamento dei rappresentanti di SEL e PD mi ricorda i bonzi tibetani che si danno fuoco sulla pubblica piazza in nome della libertà. In questo caso invece della libertà dei cittadini gradesi  ci sono in gioco i buoni auspici dei potenti regionali. Facciano pure,  i cittadini se lo ricorderanno.



1 commento:

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