Come
ha fatto notare l'amico Lisco (amico si fa per dire...) ormai ci
avviciniamo ai 100 giorni de “noi gavemo vinto e noi comandemo”.
In
teoria nei primi 100 giorni si dovrebbero affrontare le emergenze
cominciando da quella a mio avviso più importante: “GLI ALBERGHI”,
Adria in testa. Come tutti sappiamo il rischio più grande per le
future ristrutturazioni alberghiere è che vengano trasformati gli
Hotel in Residence con angolo cottura che per la legge Regionale di
classificazione alberghiera sono praticamente la stessa cosa. E'
ovvio da chi sia stata ispirata La Regione a fare una scelta del
genere. Noi invece sappiamo bene che la differenza è enorme, sia in
termini occupazionali che in termini di livello qualitativo
dell'utenza. Da almeno due anni Liber@ ci frigge gli attributi con lo
“scandalo dell'Hotel Adria”. Raccolte di firme, lunghe
discussioni in Consiglio Comunale ai tempi di Edi. Uno dei motivi per
alcuni era l'altezza. Sinceramente non capisco il senso visto che
Fiorenzo Facchinetti quando era assessore all'urbanistica aveva
concesso tale altezza all'Hotel Astoria e invece sull'Adria essendo
all'opposizione era contrario, fenomeni della politica. Il motivo di
preoccupazione molto più serio, che io sostengo da sempre, è
proprio quello dell'ambiguità della classificazione alberghiera.
Questo permetterebbe in fase di ristrutturazione di usufruire degli
incentivi volumetrici previsti dal piano regolatore aumentando di
molto le dimensioni dell'immobile e nel contempo trasformare le
camere in miniappartamenti con angolo cottura.
Le
soluzioni al problema sono almeno due.
La
prima, quella sostenuta da Facchinetti ai tempi di Edi; è di fare
una variante al piano regolatore e specificare in modo
inequivocabile le due categorie di interventi. Concedendo gli
incrementi volumetrici solo agli hotel tradizionali con le suites
senza angolo cottura.
La
seconda, quella sostenuta da me, è di chiedere alla Regione la
modifica della legge di classificazione specificando le differenze
tra hotel e residence. Entrembe le soluzioni urgentissime e
indispensabili.
Bene,
allora a questo punto sorgono spontanee due domande. Come mai Liber@
ha già approvato il Planivolumetrico del Camping Al Bosco e non ha
portato in Consiglio la variante che Facchinetti reclamava ai tempi
di Edi? (ci sono le registrazioni, maledette telecamere) Questo
avrebbe risolto in maniera definitiva il problema Adria e ne avrebbe
fatto in tutto e per tutto un albergo come l'hotel Astoria.
L'altra
domanda va rivolta al Consigliere Regionale Gratton Presidente della
seconda commissione che si occupa proprio delle attività produttive.
Come
mai non risulta nessuna proposta a suo nome di modifica della legge
di classificazione alberghiera che ha permesso la realizzazione a
Grado di ecomostri come il Tiziano, Il Mirabel e svariati altri?
Forse
Liber@ e SEL non si sono accorti che gridare al lupo al lupo lo si
può fare quando si è all'opposizione. Quando si governa bisogna
risolvere i problemi, cominciando da quelli più urgenti per il
paese.
Questa
è la differenza tra bravi amministratori e bimbiminkia.
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