Se
per progettare le nuove terme incarichi uno studio specializzato in
cimiteri è normale che una discreta dose di sfiga ricada sul
progetto. Vi ricordate quando l'inadeguato Bolzonello venne a Grado a
dirci che siccome eravamo degli incapaci con l'anello al naso le
nuove terme le avrebbe fatte lui. Vi ricordante anche la data
dichiarata di inizio lavori? Con il senno di poi possiamo
tranquillamente dire che eravamo in una puntata di “Scherzi a
Parte”.
Ora
il progetto naviga nel marasma più totale dimostrando
l'inadeguatezza non solo di Bolzonello a gestire l'opera ma purtroppo
anche dei progettisti, ad esempio si sono accorti dopo aver
progettato l'edificio che sotto c'è sabbia e fango e non i magredi
del Meduna Cellina, di conseguenza hanno dovuto riprogettare le
fondamenta con relativo ricalcolo dei costi dell'opera. Ma le novità
proseguono poiché l'edificio non sarà più a due piani ma un piano
solo privilegiando le dimensioni delle piscine esterne rispetto a
quelle interne, esattamente il contrario di quello che necessita una
località balneare per allungare la stagione. Per assurdo nei mesi
estivi la parte acquatica potrebbe tranquillamente chiudere per ferie
visto che i turisti hanno il mare a disposizione. Diverso è nei mesi
invernali dove le piscine interne con acqua di mare quasi tutti gli
stabilimenti termali d'Europa non se le possono permettere. Anche
quelle esterne con acqua calda sono attrattive ma la proporzione va
sempre a favore di quelle interne, basta farsi un giretto in Austria.
C'è
un aspetto più grave del fatto che non è ancora ipotizzabile una
data certa di inizio lavori, la totale mancanza di coinvolgimento
nella vicenda delle categorie economiche dell'isola, dovrebbero
essere loro in primis a beneficiare economicamente di un'opera del
genere. E' fondamentale che l'imprenditoria gradese sia coinvolta
nelle scelte, invece nel caso gradese ci verrà consegnato non si sa
quando un “pacco” preconfezionato e ce lo dovremo tenere. Inutile
dire che i soldi per l'opera non sono quelli del portafoglio di
Bolzonello o della Serracchiani ma quelli delle tasse pagate dagli
imprenditori e dai lavoratori del secondo polo turistico Regionale.
Credo che dovrebbe essere d'obbligo coinvolgere chi paga. Anche in
questo caso l'isola rimane isola e non son serviti i ponti e tanto
meno una rappresentanza locale in Regione, a far valere il proprio
ruolo. E' avvilente constatare come in una risicata maggioranza, come
quella che governa la nostra Regione un voto potrebbe potrebbe avere
un peso incredibile e invece ha lo stesso peso di un'esalazione
corporea nello spazio.
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