A
Natale si è tutti più buoni, si suol dire. Adesso il natale ce lo
siamo tolto di torno e possiamo tranquillamente tornare ai nostri più
o meno intelligenti ragionamenti.
Era
il 4 dicembre 2014 che all'auditorium Biagio Marin Sergio Bolzonello,
assessore regionale al turismo, alla presenza della Presidente
Serracchiani, dichiarava: in tutti questi anni “voi” non siete
stati “capaci” di realizzare le nuove terme ma ora ci pensiamo
“noi”. A me la frase fece girare non poco le scatole, perchè la
causa del tempo passato non era da imputare a particolari
caratteristiche genetiche dei gradesi ma a poche persone con nomi e
cognomi ben conosciuti. Da un lato un inadeguato dott. Baucero a capo
dell'ufficio di project financing, nominato dalla regione. Dall'altro
un certo Dario Raugna, poi diventato sindaco della nostra isola, che
con un ricorso a difesa di Usi Civici inesistenti di fatto bloccò il
progetto per più di due anni. Ricorso rigettato per ben due gradi di
giudizio e condanna al pagamento delle spese legali. Spese che stiamo
pagando noi contribuenti, visto che il sindaco ha dichiarato che non
si è dimezzato lo stipendio perchè deve pagare le spese del ricorso
che ha perso. Inutili protagonisti, i sindaci Olivotto e Maricchio che
non hanno dimostrato autorevolezza nei confronti della regione e
hanno subito le scelte di un inadeguato ufficio di progetto.
La
speranza, però, che Bolzonello avesse ingranato la marcia giusta per
arrivare alle tanto agognate terme ormai aveva contagiato tutti, me
compreso. Chi meglio di mamma Regione Friuli Venezia Giulia poteva
realizzarle? Avendo potestà legislativa in materia di turismo,
essendo proprietaria del “braccio armato” Turismo FVG ed avendo
di fatto la proprietà dell'area su cui costruire. Ah dimenticavo,
avendo già i soldi in bilancio. Condizioni perfette per dimostrare
al mondo che un assessore al turismo capace e determinato in poco
tempo avrebbe potuto riuscire dove altri avevano fallito.
Invece
NO. Anche Bolzonello si sta dimostrando inadeguato come gli altri o
forse di più. Dall'ormai lontano 2014 ora si parla del 2020 come
data di fine lavori. Essendo
le probabilità di finire un lavoro pubblico nei tempi previsti
prossime allo zero, siamo in Italia, credo che nemmeno il Divino
Otelma possa prevedere la data di inaugurazione delle nuove terme.
A
pochi chilometri da noi invece, in terra austriaca, le cose stanno
andando esattamente come dovrebbero andare in un paese civile.
In
pochi mesi hanno deciso di ristrutturare le vecchie terme St.
Kathrein a Bad Kleinkirchheim, hanno reperito i fondi e il 27
settembre stavano demolendo il vecchio tetto.
Ora
sono a questo punto:
A
giugno 2017 apriranno.
Un
particolare secondo me interessante, la stragrande maggioranza delle ditte
che stanno facendo i lavori risiedono a massimo di 50 chilometri dal
cantiere, alcune a pochi metri, tanto così per mantenere in loco
l'economia...
Detto
ciò, mi sento di dire all'Assessore Regionale al Turismo, dal
profondo del cuore, ma anche oltre, un clamoroso: vai a cagare.
P.s.
Non potevo dimenticare di citare il nostro Consigliere Regionale che
nella vicenda ha avuto la stessa utilità di un ombrello di rete.