La
mia libertà finisce dove comincia la vostra. Questa
la frase attribuita a Martin Luther King che affascina molte persone.
Non
a caso la società civilizzata si è dotata di leggi e regolamenti
proprio per stabilire confini netti oltre i quali il singolo viene
ripreso e riportato nell'alveo della civiltà. Ovviamente le norme
non possono coprire lo scibile umano, tutto quello non previsto dalle
norme viene affidato al buon senso o senso civico se parliamo di
interazione tra componenti di una comunità. Proprio per la
soggettività del buon senso vediamo comportamenti diversi a seconda
delle latitudini. Quello che succede in Marocco o in Iran magari
risulta inconcepibile in Svezia o in Norvegia.
Anche
a Grado, nel nostro piccolo non siamo da meno, ci sono persone civili
che rispettano le regole e altre che pensano di fare quel cavolo che
vogliono. Quello che poi caratterizza la creatività tipicamente
italica, nel momento in cui certi comportamenti vengono sanzionati
si creano due tifoserie, quella a favore delle azioni sanzionatorie e
quella dei buonisti che non contestano la norma, per fortuna, ma il
modo in cui viene applicata.
L'argomento
a supporto dei buonisti della domenica è la mancata informazione da
parte delle istituzioni dei vari divieti.
In
pratica le persone che colonizzano la spiaggia libera con lettini e
ombrelloni, quelle che scorrazzano in bicicletta per le zone
riservate ai pedoni, quelle che parcheggiano alla cazzo di cane,
quelli che viaggiano a tutta velocità a pochi metri dalle barche
ormeggiate o quelli che fanno le gare motonautiche nei canali più
delicati della nostra laguna non sono degli incivili e spesso degli
imbecilli ma solo dei poveri cittadini che non hanno avuto la giusta
informazione.
Bene,
allora per cercare di venire incontro a questi bravi e civilissimi
cittadini che hanno come unica colpa quella di essere disinformati,
propongo l'istituzione dell'educatore civico.
L'amministrazione
comunale dovrebbe formare delle persone (non corpi di polizia) con il
compito di informare quanti stanno violando norme e regolamenti. Una
volta consolidata questa prassi, scongiurata la classica
giustificazione del “non lo sapevo”, i corpi di polizia potranno
svolgere il loro compito di controllo e repressione serenamente ma
soprattutto senza sconti per nessuno.
Vista
la differenza di senso civico tra noi e i popoli scandinavi credo che
la tecnica della carota e bastone sia l'unica soluzione.
Personalmente consiglio una carota di dimensioni medie e un bastone
bello grosso.
Nessun commento:
Posta un commento