Ieri
sera ho avuto il piacere di partecipare a due incontri di altissimo
spessore a Pordenone in occasione della manifestazione
“PordenonePensa”.
Nel
primo si confrontavano il procuratore
Carlo
Nordio,
il magistrato Arturo
Toppan e
l’avvocato Luca
Ponti,
intervistati dal conduttore
televisivo Luca
Telese sul
tema dei grandi processi.
Nel secondo Giordano
Bruno Guerri
intervistava Alain
Elkann
famosissimo romanziere. Inutile dire l'apprezzamento del
numerosissimo pubblico per il livello e la qualità degli interventi,
il tutto accompagnato da un organizzazione a dir poco perfetta.
Pensare che a Grado di queste cose se ne organizzava a decine quando
la provincia di Pordenone doveva ancora muovere i primi passi e ora
siamo ridotti al carnevale estivo viene da piangere.
Poi
il brusco ritorno sull'isola e l'impatto con la cruda realtà
Oggi,
incuriosito dall'articolo del quotidiano locale che pubblicizzava la
“FIERA DEL BENESSERE” mi sono inoltrato per viale Regina Elena
per dare un'occhiata. All'inizio ho pensato, stai a vedere che
finalmente viene proposto qualcosa di interessante al posto del
solito mercatino di ….... delle pulci, via. Invece a conferma della
grezzura politica e amministrativa di chi ci governa mi ritrovo le
solite bancarelle di bassissimo livello e che nulla hanno a che fare
con il benessere del corpo e della mente. Non c'erano, per fortuna,
le olive in fermentazione e il formaggio che sudavano sotto il sole
come le altre volte ma erano degnamente sostituite dal “Pasticciotto
pugliese” con annessa mescita vino.
Non c'erano le pellicce usate
di antica memoria ma un paio di bancarelle con abiti etnici degni di
un centro per migranti gestito dalla caritas. Non c'erano i materassi
in lattice che fanno miracoli per l'infertilità di coppia ma una non
ben definita bancarella con vecchiette che riposavano conversando.
Altre bancarelle di inutilità tipo la rosa finta ma vera o la bibita
Afgana dai non ben chiari poteri. Ma l'attrazione della “Fiera”
era sicuramente la bancarella dei nani da giardino. No non sto
scherzando ci sono proprio i nani da giardino. A meno che qualcuno
non mi spieghi le proprietà terapeutiche dei nani da giardino in
questione, mi vedrò costretto a segnalare questo abuso al Fronte di
Liberazione dei Nani da Giardino.
Questo
purtroppo è il livello dei nostri amministratori ma il dramma vero è
il silenzio assordante delle categorie imprenditoriali.
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