venerdì 7 giugno 2019

A PORDENONE ALAIN ELKAN E A GRADO I NANI DA GIARDINO


Ieri sera ho avuto il piacere di partecipare a due incontri di altissimo spessore a Pordenone in occasione della manifestazione “PordenonePensa”.
Nel primo si confrontavano il procuratore Carlo Nordio, il magistrato Arturo Toppan e l’avvocato Luca Ponti, intervistati dal conduttore televisivo Luca Telese sul tema dei grandi processi.

Nel secondo Giordano Bruno Guerri intervistava Alain Elkann famosissimo romanziere. Inutile dire l'apprezzamento del numerosissimo pubblico per il livello e la qualità degli interventi, il tutto accompagnato da un organizzazione a dir poco perfetta. Pensare che a Grado di queste cose se ne organizzava a decine quando la provincia di Pordenone doveva ancora muovere i primi passi e ora siamo ridotti al carnevale estivo viene da piangere.
Poi il brusco ritorno sull'isola e l'impatto con la cruda realtà
Oggi, incuriosito dall'articolo del quotidiano locale che pubblicizzava la “FIERA DEL BENESSERE” mi sono inoltrato per viale Regina Elena per dare un'occhiata. All'inizio ho pensato, stai a vedere che finalmente viene proposto qualcosa di interessante al posto del solito mercatino di ….... delle pulci, via. Invece a conferma della grezzura politica e amministrativa di chi ci governa mi ritrovo le solite bancarelle di bassissimo livello e che nulla hanno a che fare con il benessere del corpo e della mente. Non c'erano, per fortuna, le olive in fermentazione e il formaggio che sudavano sotto il sole come le altre volte ma erano degnamente sostituite dal “Pasticciotto pugliese” con annessa mescita vino. 

Non c'erano le pellicce usate di antica memoria ma un paio di bancarelle con abiti etnici degni di un centro per migranti gestito dalla caritas. Non c'erano i materassi in lattice che fanno miracoli per l'infertilità di coppia ma una non ben definita bancarella con vecchiette che riposavano conversando. Altre bancarelle di inutilità tipo la rosa finta ma vera o la bibita Afgana dai non ben chiari poteri. Ma l'attrazione della “Fiera” era sicuramente la bancarella dei nani da giardino. No non sto scherzando ci sono proprio i nani da giardino. A meno che qualcuno non mi spieghi le proprietà terapeutiche dei nani da giardino in questione, mi vedrò costretto a segnalare questo abuso al Fronte di Liberazione dei Nani da Giardino.


Questo purtroppo è il livello dei nostri amministratori ma il dramma vero è il silenzio assordante delle categorie imprenditoriali.

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