Da
tempo a Grado si discute su quale sia il “logo” più adatto a
dare l'immagine della nostra isola. Possiamo dire quasi unanimemente
che l'immagine che più ci rappresenta è la famosissima donna con
il velo dell'artista Mario Puppo. Immagine che ormai oltre ad
identificare l'isola identifica anche la spiaggia della GIT, tanto
che proprio la GIT possiede al suo interno i manifesti originali
dell'artista.
Verrebbe
da pensare che anche in occasione del rinnovo del parco ombrelloni
questa immagine doveva essere usata per personalizzarli, invece no,
perchè la fantasia del dott. Lovato amministratore unico della Git e
dei suoi collaboratori, non poteva essere tarpata obbligandoli ad
usare un immagine come quella di Puppo. Gli espertoni di immagine si
sono scervellati per mesi per trovare un logo “nuovo” per
personalizzare i nuovi ombrelloni.
La
cosa incredibile è che nonostante tutti gli sforzi profusi la scelta
sia ricaduta su un logo che al dott. Lovato non risulta tanto nuovo,
poiché le somiglianze con quello del suo albergo, il Grand Hotel
Astoria hanno dell'incredibile.
Certo
che qualche malpensante potrebbe ipotizzare un tentativo subliminale
di preparare il turista gradese al temutissimo spezzatino GIT.
Spezzatino dove gli albergatori dovrebbero accaparrarsi i pezzi
migliori e lasciare il resto all'oblio.
Io
invece penso solo che sia uno scivolone dovuto alla scarsa fantasia e
sensibilità ma che da comunque il segnale di una certa
inadeguatezza.
Detto
ciò visto come sta andando la stagione, buttiamola in ridere.
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