giovedì 14 marzo 2013

AUSTERITY ALLE ANTICHE TERME


Il quotidiano Il Piccolo resta per me la miglior fonte di ispirazione  disponibile a buon  mercato. Oggi le esternazioni del  riconfermato presedente della Git Avv. Marino Degrassi mi hanno fatto sbellicare. In condizioni normali ci sarebbe stato da piangere ma a Grado, avendo ormai oltrepassato ogni limite alla decenza, la risata isterica è l’unica cosa che ci possiamo permettere.  Trovo indecente che un presidente venga a rifilarci la ricetta per risanare il bilancio quando la causa di tale situazione è dovuta alle scelte sbagliate fatte da lui dai suoi colleghi del CDA .  Quando c’era ancora un po’ di dignità  davanti a un risultato del genere un amministratore aveva il buon gusto di ritirarsi dalla scena politica e occuparsi delle sue cose private dove un eventuale sua inadeguatezza non si ripercuoteva sui cittadini. Ora mi domando con che coraggio in periodi difficili come questo uno viene a sciropparci ricette di austerità per sanare i suoi errori. Non mi riferisco esclusivamente alla perdita di bilancio ma alla scelta fatta che ha causato tale perdita. Una perdita non è cosa negativa a prescindere se questa deriva da investimenti necessari al miglioramento e al rilancio di un’azienda. Questa perdita, invece, è dovuta a scelte maldestre come quella di aprire un ristorante al posto di ombrelloni e cabine. Credo sia il caso che l’intera categoria degli imprenditori turistici gradesi si fermi un attimo a riflettere e cominci a porsi qualche domanda. Possibile che i giochi di potere tra Consiglieri e Assessori Regionali,  Sindaco e Presidente di Git debbano far passare in secondo piano le legittime aspettative di un comparto turistico che rappresenta la stragrande maggioranza dell’economia gradese?  In un momento delicatissimo per l’economia locale come quello attuale invece di parlare di progetti di rilancio e riposizionamento di immagine l’unica cosa di cui si è parlato finora è di “poltrone”, tagli al personale e agli investimenti.  Esattamente l’opposto di quello che qualsiasi amministratore illuminato farebbe in questo momento. Certo che non si fanno le nozze con i fichi secchi e il bilancio va risanato ma allorà perché premiare con una riconferma chi ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza in termini di scelte strategiche e gestionali. Cosa ci dobbiamo aspettare dalla Git nei prossimi anni se le credenziali del Presidente e di parte del CDA sono queste? In questi giorni a Grado è stato scritto l’ennesimo brutto capitolo della nostra storia dove per l’ennesima volta la figura che è apparsa all’esterno è stata quella di una città incapace di amministrarsi e dove l’esempio dell’Ospizio Marino non è servito minimamente da lezione e si continua con il solito metodo di spartizione politica,  dove la regola è “TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE “. Così tutti zitti perché tutti coinvolti. L’unica novità dello scenario quella del trombamento del segretario locale del PD che fino all’ultimo sperava in una sua riconferma per manifesta capacità. Adesso voglio proprio vedere se il PD avrà coraggio di proferire verbo sulla Git o preferirà, per coerenza, continuare a fare il pesce in barile come ha fatto finora.

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