In
questi giorni il quotidiano locale si è sbizzarrito con una
fotografia più o meno reale dello scenario politico gradese. Dopo
che ben due amministrazioni consecutive non sono riuscite a
concludere il mandato, l'elettorato dovrebbe porsi qualche domanda in
vista della prossima tornata elettorale. Una caratteristica ormai
consolidata tra i candidati è quella di promettere tutto a tutti e
conseguentemente rendere quasi impossibile una scelta ragionata in
base ai programmi. Dovrebbe essere ormai evidente che a far cadere
in disgrazia le ultime amministrazioni non è stato sicuramente il
desiderio del “bene del paese” ma le solite beghe di bottega
alimentate dal fuoco sacro del mattone. E' forse giunto il momento
che a parlare del futuro del paese, prima dei candidati, siano
proprio coloro che da anni traggono dal mattone grande beneficio e
che a detta loro sia tutto il paese a beneficiarne? Premesso che
non sono assolutamente d'accordo con questo teorema e ritengo che il
cancro dell'isola siano le interferenze degli imprenditori del
mattone sulla politica gradese. Sarebbe bello che prima ancora della
campagna elettorale, prima della stesura dei programmi da parte dei
candidati e prima del festival della canzone gradese, Il Piccolo o
GradoSpia organizzassero un dibattito pubblico dove i portatori di
benessere - volgarmente chiamati palazzinari - dichiarassero
pubblicamente i loro desiderata e come immaginerebbero la nostra
isola nei prossimi vent'anni. Sarebbe estremamente utile sia per i
futuri candidati, sia per l'elettorato, conoscere ufficialmente le
strategie e le aspettative di questi personaggi nei confronti della
futura politica gradese. Magari potremmo scoprire che hanno idee
mirabolanti e che se qualcuno avesse avuto la pazienza di ascoltarli
prima d'ora, Grado sarebbe l'Ibiza dell'Adriatico da almeno un
ventennio, o al contrario potremmo scoprire che di idee nemmeno
l'ombra e l'unico interesse è quello di spremere il limone fino
all'ultima goccia per poi ritirarsi in qualche tranquilla isola del
Pacifico a godersi la vecchiaia. Due ipotesi che andrebbero
attentamente verificate.
Penso
sia importante per chi dovrà amministrare questo paese sapere se
queste persone meritano considerazione perchè rappresentano il
futuro del paese o se meritano di essere mandate a fanculo perchè se
il paese è in queste condizioni, in buona parte è “merito”
loro. Sarà un caso se ci sono centinaia di appartamenti in vendita
che nessuno vuole e ci sono decine di persone che vorrebbero
comperare un appartamento adeguato alle loro esigenze e purtroppo non
lo trovano? Forse i tempi sono cambiati e i nostri portatori di
benessere non se ne sono accorti.
Mah......
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