Voglio
tornare brevemente su un argomento accennato nel mio post “GLI
UOMINI NERI”, mi riferisco alla Variante “B Zero”.
Per
chi non fosse erudito in materia urbanistica la variante B Zero è
una variante al Piano Regolatore Generale del comune di Grado che
limita le altezze degli edifici a destinazione residenziale nella
zona che va dall'ex casa Gil ora Auditorium a via Colombo.
Comprendendo praticamente tutto il centro di Grado, il porto, la
diga, i viali e il lungo spiaggia. Fu voluta dall'allora sindaco
Maricchio, ancora alle prime armi, e fu votata anche da buona parte
dell'opposizione, me compreso. Qualcuno mi prese per matto, visto che
casa mia cade in pieno nella B Zero, ma alle volte qualche pazzia ci
vuole per il famoso “bene del Paese”.
Ho
avuto diverse conferme che gli uomini neri si sono garantiti che le
due forze politiche più identificabili con i partiti presenti a
livello regionale e cioè il centrosinistra e il centrodestra, in
quest'ultimo caso più destra che centro, si impegneranno a mettere
mano alla “B ZERO”. Voi sapete bene cosa vuol dire “mettere
mano” a Grado.
Consideriamo che i più grandi danni al paese non sono stati fatti da quello che
c'era scritto nei programmi elettorali ma da quello che non c'era
scritto. Repetita juvant: museo del mare, metanizzazione (spiegheremo
a parte), ex Safica, Tiziano & co., Ospizio Marino/Sant'Eufemia,
Variante 18 aree artigianali (fortunatamente bocciata dal TAR),
Variante Porti (anche quella fortunatamente bocciata dal TAR). Nulla
di tutto ciò lo troverete nei programmi delle passate
amministrazioni.
Ora
il dovere di ogni cittadino che si presenterà agli incontri dei
candidati sindaci non sarà quello di chiedere cosa faranno per Grado
ma chiedere che venga scritto chiaramente quello che non faranno.
La B ZERO ne è l'esempio lampante, cominciamo a chiedere che
intenzioni hanno sulla B ZERO e vedrete che cominceranno le
arrampicate sugli specchi per giustificare la necessità di “mettere
mano”. Io non sono un appassionato di calcio ma mi è rimasta
impressa una frase del mitico CT della nazionale Bearzot: “squadra
che vince non si cambia”.
Tanto
per rafforzare questa tesi ricordo ai lettori che la B ZERO ha
impedito che l'ex casa dell'ENEL di riva Dandolo (porto) si elevasse
a ben SETTE piani. Sette piani sul porto di Grado, quello che
dovrebbe essere il salotto buono della città.
Un
po' alla volta bisogna tirarli allo scoperto e prenderli a calci in
culo, è ora di finirla, Grado non è più la gallina dalle uova
d'oro, per loro........
Concordo in pieno, è dall'inizio del mandato dell'attuale giunta regionale che invio solleciti affinché eliminino il deleterio Piano Casa proposto dall'allora governo Berlusconi il quale ha prodotto un sacco di brutture in gran parte d'Italia.
RispondiEliminaIl provvedimento di tutela urbana denominato B Zero deve assolutamente essere mantenuto ed è giusto che ogni candidato sindaco si esprimi chiaramente in tal senso.