Oggi Venerdi 17, proprio una giornata alla Renato Pozzetto in
“il ragazzo di campagna”.
Tanto per cominciare ricorre il terzo anniversario della
presentazione del nuovo polo termale di Grado. E dov’è direte voi? Non c’è! Vi
ricorderete lo spocchioso Vicepresidente Regionale, nonché assessore al
turismo, Sergio Bolzonello. Venne a Grado in pompa magna e dopo averci dato dei
balubba sentenziò: siccome voi gradesi non siete stati capaci, pur avendo i
soldi, di realizzare il polo termale a questo punto lo faremo noi. Presuntuoso e inadeguato è l’unico commento
che si merita. A parte aver dato l’incarico ai suoi amici dello Studio Elastico,
più esperti di cimiteri che di terme, non abbiamo visto nulla finora. Su questo nulla però lo zampino ce lo hanno messo
in tanti. A cominciare da chi andando a piagnucolare dalla Soprintendenza che l’edifico
era troppo alto, l’unico effetto ottenuto è stato l’abbassamento di un piano e relativo rifacimento del progetto. Bisogna
essere proprio dei “geni” e per giunta senza palle per ricorrere a simili
trucchetti per poter dire colpa della
Soprintendenza. Che i nostri
amministratori siano contrari da sempre al
nuovo polo termale lo sappiamo ma che tengano un profilo da marito che
si taglia le palle convinto di fare un dispetto alla moglie è davvero
imbarazzante. Capita che in politica anche uno “Chef Communard” stando all’opposizione possa sembrare un
grande statista, se poi ha la disavventura di passare dall’altra parte della
barricata e dover prendere delle decisioni allora casca il palco. Le chiacchere
dovrebbero sostituirsi con le idee e la capacità di fare delle scelte. Invece a
quasi un anno di distanza solo fumo senza arrosto, i problemi, anche i più
semplici, sono sempre sul tavolo in
attesa del Politecnico di Milano.
Altra notizia del giorno (il Piccolo) la sinergia tra Grado,
Aquileia, Palmanova e l’Outlet Village, in modo da portare i turisti di Grado
con uno shuttle a visitare le due città
friulane e fare shopping all’Outlet. Bel modo di fare sistema, complimenti.
Così quando il viale sarà ridotto a Kebab, pizze al taglio e negozi Bangla, sicuramente qualche albergatore illuminato se
ne uscirà dicendo: ma a Grado non è rimasto proprio niente… Infatti spero che i
commercianti di Grado in un moto di orgoglio comincino a fare pubblicità per
Rimini o Riccione visto che ormai lo sport cittadino è l’autocastrazione. Anche
in questo caso un sindaco con le palle, vedi Cisint a Monfalcone, prenderebbe
posizione e lo shuttle lo farebbe si partire ma con destinazione il culo del
mondo.
Ultima ma non ultima la notizia della soppressione della
manifestazione Grado Giallo. Non entro nel merito della bontà o meno della
manifestazione. Su una cosa sono certo, una manifestazione consolidata si sostituisce
solo ed esclusivamente annunciandone una nuova. Togliere e basta? Anche qui lo
sport dell’autocastrazione è praticato ai massimi livelli. Capisco che l’assessore
alla cultura sia troppo impegnata nella riorganizzazione del settore comunale a
lei riservato, dove guarda caso ci lavora la figlia, Grado però ha bisogno di energia e nuove idee.
Distruggere senza creare porta a tristi risultati. Sappiamo peró che nulla di
tutto ciò potrà rovinare il sonno di Sindaco, Giunta e Consiglieri di
maggioranza, loro nella vita privata vivono di altro, dell’economia del paese
se ne strafregano.
Concludendo, oggi è proprio venerdì 17.
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