Quando
c'era lui, dott. Malfertheiner, ma soprattutto quando c'erano loro, i
vecchi bagnini dell'Azienda Autonoma di Cura e Soggiorno, la spiaggia
era “la spiaggia”. Era una spiaggia impeccabile sotto ogni punto
di vista, ordine, pulizia e qualità dei servizi. Parliamo di tempi
in cui l'analfabetismo era ancora presente, i corsi di formazione e
controllo di gestione erano parole allora sconosciute. La spiaggia
però era la perla dell'Adriatico, famosa in tutta Italia e in tutta
la Mitteleuropa ma soprattutto non c'era traccia di bimbiminkia.
I
bagnini prendevano servizio la mattina presto e con rastrello e
paletta pulivano la spiaggia in modo che i turisti più mattinieri la
trovassero in perfette condizioni.
La
ricetta era semplice, un direttore con requisiti e attributi e una
schiera di bagnini volenterosi, preparati e orgogliosi di fare il
loro lavoro nel migliore dei modi. Va considerato che il dott.
Malfertheiner oltre a dirigere perfettamente la spiaggia si occupava
anche della promozione turistica e delle pubbliche relazioni,
attività che oggi a Grado sono considerate meno importanti del
concerto di Nada.
Purtroppo
quei tempi sono andati e il livello è andato sempre più
precipitando.
In
questi giorni siamo in uno dei weekend più importanti della stagione
turistica, l'Ascensione. Il meglio del turismo Austriaco si riversa
su quella che era storicamente la loro “spiaggia”, con
importantissime ricadute economiche per l'isola. Pasqua, Ascensione e
Pentecoste, oltre alla questione religiosa, si sa che per Grado non
sono solennità qualsiasi.
In
teoria in queste occasioni una destinazione turistica cerca di
prepararsi al meglio, è risaputo che la migliore promozione la fa
il turista soddisfatto.
A
Grado e in particolare nella spiaggia gestita dalla Git purtroppo non
funziona così.
Questa
mattina alle ore 8.45, le casse aprono alle 8.30 il sabato e la
domenica, le condizioni della spiaggia, quantomeno ai primi ingressi,
erano indecenti. Siccome una seria pulizia non la si può fare
certamente con i bagnanti sotto gli ombrelloni la situazione nella
migliore delle ipotesi verrà tamponata con qualche intervento lampo
sotto gli occhi perplessi dei paganti.
Capisco
che il dott. Bigot, amministratore delegato, è troppo impegnato a
giocare con il drone appena acquistato con i soldi della GIT e non
può occuparsi di quello che dovrebbe essere il suo lavoro, capisco
anche il direttore dott. Schiavi che deve correre dietro a Bigot per
evitare che con il drone faccia qualche malanno visto che il
giocattolino non è omologato a sorvolare zone con presenza umana.
Tanto per chiarezza il corso per l'utilizzo del drone Bigot l'ha
fatto a spese della Git e non di tasca propria, già da questo si
capisce la signorilità dell'uomo. Poi non si fanno venire i bagnini
a pulire la spiaggia mezzora prima perchè non ci sono soldi.
Quello
che capisco meno di tutti è il mio caro amico dott. Lovato,
presidente della GIT. Se fossi al posto suo andrei dal buon
Bolzonello, dalla Serracchiani e dal buon Maio che pare sia quello
che prende veramente le decisioni e gli chiederei ufficialmente di
togliermi dagli zebedei due inadeguati come l'amministratore delegato
e il direttore.
Tanto
per rendere l'idea allego solo due foto per non dare l'impressione
di avere le allucinazioni. Solo due perchè pubblicare di più
potrebbe configurarsi: accanimento terapeutico.
Nessun commento:
Posta un commento