Le
regole vanno rispettate e se sono sbagliate si cambiano, ma in attesa
si rispettano, alternative non ci sono.
In
questo strano paese anche fare rispettare le regole viene
interpretato nel modo più deteriore. Da un lato un'amministrazione
incapace di approvare regole chiare e in tempi utili per essere
capite e metabolizzate. Da un altro un corpo di polizia locale che
sceglie i momenti meno opportuni per fare le verifiche e dare le
sanzioni previste in caso di violazione.
Se
un ciclista percorre una strada vietata alle biciclette è naturale
che venga fermato e sanzionato all'istante. Cosa molto diversa è
contestare una violazione per occupazione di suolo pubblico, ad un
ristorante, durante le ore di servizio e magari la sera del Sabo
Grando. Non credo che ci sia il rischio di fuga del colpevole, non ho
mai visto sedie e tavolini scappare alla vista delle forze
dell'ordine e tanto meno la reiterazione del reato visto che sedie e
tavolini non hanno mai ucciso nessuno. Ma anche ammettendo che certe
situazioni si verificano solamente in certi orari la tempistica di
quanto accaduto sabato sera è a dir poco “originale”.
C'è
un solo giorno in cui la comunità gradese dimentica la proverbiale
litigiosità e si concede ad una secolare festa popolare, il giorno
del “Sabo Grando”. Un giorno in cui il buon senso dovrebbe
prevalere sulle regole e sugli ordini di scuderia. Un giorno nel
quale l'unica preoccupazione dovrebbe essere quella dell'incolumità
pubblica e tutto il resto dovrebbe essere sano e puro divertimento.
Un giorno in cui anche le categorie economiche che si occupano di
turismo cercano legittimamente di sfruttare al massimo. Bene anche in
quel giorno c'è stato un accanimento terapeutico nei loro confronti.
Come
ho sostenuto più volte la sensibilità della nostra Giunta nei
confronti dell'imprenditoria turistica è prossima allo zero visto
che nessuno di loro trae sostentamento da lavori o entrate legate al
turismo. Probabilmente è a causa di questa insensibilità se nel PEG
(Piano Esecutivo di Gestione) approvato all'unanimità dalla Giunta
un tema delicato come quello dei controlli durante la stagione
turistica viene liquidato in poche righe: “Indicatore di risultato:
organizzazione di pattuglie con cadenza bisettimanale nel periodo
giugno settembre. Verifica di almeno 50 posizioni.” (stralcio della
delibera del 27/05/2017)
Un
vecchio adagio dice che il pesce puzza sempre dalla testa e a Grado
di pesce ce ne intendiamo.
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