Da
alcuni giorni sui social infuria la polemica sulla situazione del
verde pubblico. Due fazioni contrapposte, da un lato cittadini e
operatori turistici imbufaliti e dall'altro Giunta e uno sparuto
gruppo di reduci... di quello che era l'esercito dei Liberi che
scorrazzavano per Grado al grido: basta cemento.
Ovviamente
sindaco e suoi sodali accampano scuse più o meno credibili a
giustificazione dell'attuale situazione. Situazione oggettivamente
imbarazzante.
Se
il problema fosse solo quello del verde, potremmo sperare che a suon
di proteste la situazione venga risolta e il prossimo anno si
prendano per tempo le opportune precauzioni. Purtroppo i problemi,
invece, sono molti. Uno di questi è sicuramente il disordine e lo
stato di abbandono che regna nelle vie principali. Certo per chi non
vive di turismo, come il Sindaco e la sua giunta, che il Viale
principale sia ridotto a un deposito di biciclette poco importa. Loro
la paghetta la ricevono dal Comune e anche se sono le tasse dei
gradesi a permettere ciò, come il cane che se non vede la mano di
chi gli da da mangiare di sicuro non muove la coda, i nostri
amministratori si permettono di fregarsene di questa situazione.
Diverso sarebbe se avessero la moglie, il fratello o i genitori
gestori o dipendenti di un negozio o un bar del Viale. Come
completamente diverso sarebbe il loro atteggiamento se la paghetta
dovessero ritirarla direttamente dal contribuente gradese senza
passare per le anonime casse comunali.
Al
di la di ogni polemica vorrei avere un contributo dai lettori, almeno
da quelli che si ricordano com'era un tempo il Viale, se dopo aver
visto le foto di oggi ritengono che il mio sfogo sia giusto o
sbagliato. E' chiaro che se riempi il Viale, zona interdetta ai ciclisti, di portabiciclette il risultato non può essere diverso da questo.
Attendo commenti.
P.S.:
il sospetto che il tutto sia ispirato dalla filosofia del “caveme
un ocio” è forte.
Non è possibile tale lassismo. Il Viale che era la strada pedonale principale di Grado è ora stato ridotto ad un parcheggio di bici, oltre che un passaggio obbligato per possessori di cani che puntualmente disfano quel poco che i giardinieri del Comune sistemano. Non c'è un cane che non adora entrare nelle aiole, sotto lo sguardo vigile del padrone, e disfare l'aiola. Peccato che questo costa in termini economici e imbruttisce un già trascurato viale.
RispondiEliminaMauro Guzzon
Sono d'accordo con chi mette in evidenza il disordine di biciclette, causato soprattutto dalla poca attenzione di chi la parcheggia per andare al supermercato non usato gli spazi dedicati, ma del resto non gli si può impedire l'ingresso al viale con la medesima, ciò che invece rende davvero indecente alla vista è la pavimentazione che per quanto di rado venga pulita, risulta sempre sporca, macchiata in maniera quasi indelebile è di sicuro non ne sono i cani la causa.
RispondiEliminaSandro Trevisan.