sabato 16 giugno 2018

CISINT VS RAUGNA – NON C'E' PARTITA


Il confrontro tra i due sindaci è impietoso in tutte le competenze di un'amministrazione comunale.
Da una parte il sindaco di Monfalcone Anna Cisint che risponde puntualmente ai bisogni e alle aspettative dei suoi cittadini, dall'altra Raugna che dopo due anni non ha ancora capito cosa sta a fare nel palazzo di p.zza Biagio Marin.
La sua ipocrisia ha ormai toccato livelli siderali. Da ateo dichiarato, ora folgorato sulla via di Damasco, anzi a voler essere in tema sulla via de La Mecca, invece di occuparsi dei problemi che affliggono la nostra isola si preoccupa solo di compiacere la comunità bengalese risiedente a Grado dimenticandosi di chi l'ha votato e gli ha cambiato la vita, da disoccupato a sindaco abbondantemente pagato dai contribuenti “gradesi”.
Con le ultime performance ha toccato proprio il fondo. Ha confuso l'integrazione con i privilegi.
Concedendo ad un'associazione bengalese l'utilizzo gratuito del palazzo dei congressi ha offeso la dignità delle associazioni gradesi.
Infinite volte le associazioni locali hanno rinunciato all'utilizzo del Palacongressi per gli eccessivi costi. Palazzo dei Congressi pagato e mantenuto da decenni con le tasse dei gradesi e mai sfruttato completamente proprio per gli alti costi di gestione che il Comune deve sostenere.
Il comportamento del sindaco e della giunta è a dir poco vergognoso, trasformando i cittadini gradesi in cittadini di serie “B” per il solo scopo di compiacere gli amici di estrema sinistra che alle ultime elezioni hanno ottenuto un consenso dello zero virgola...
Questa maggioranza ormai ha perso completamente il contatto con la popolazione gradese e i singoli consiglieri hanno sulle spalle la responsabilità di mantenere in essere una giunta senza vergogna, che ha come unico scopo quello di prendersi la paga a fine mese essendo, per lo più, una manica di nulla facenti. Vorrei vedere la reazione dei gradesi se questi alieni cominciassero a frequentare giornalmente le vie cittadine, invece di rifugiarsi a palazzo e poi scomparire al calar del sole.
Sicuramente i social network non sono il vangelo, se però il sindaco di Monfalcone riceve giornalmente centinaia di messaggi di sostegno e incoraggiamento mentre quello di Grado riceve tonellate di guano a parte i commenti della zia e dell'amica della zia, ci sarà un motivo.


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