martedì 18 agosto 2015

MOLTO RUMORE PER NULLA

Premesso che “la Politica non è Facebook” e “Facebook non è la Politica”, noto che sono bastati i fuochi di Ferragosto per spegnere tutte le agitazioni che hanno animato lo scenario politico gradese, in particolare su Facebook, durante questa caldissima estate. Molti degli attori hanno incentrato le loro startegie sulla fantastica frase “basta cemento”. L'hanno sbandierata in molti e ci hanno creduto in pochi. Probabilmente non si sono accorti che a decretare la fine della speculazione selvaggia non sono state le mirabili gesta di alcuni politici locali, illuminati sulla via di damasco, ma semplicemente la crisi economica degli ultimi anni. Il mercato immobiliare ha avuto una contrazione mai vista prima, fino a rasentare la paralisi in certi periodi. Nella più rosea previsione una percepibile ripresa del mercato non si vedrà per i prossimi dieci anni. Ma allora Grado morirà? Assolutamente no, fortunatamente l'economia gradese non si basa sul cemento (quello è appannaggio di pochissimi) ma sul turismo, due cose completamente diverse ma che per anni a Grado qualcuno ha fatto credere che fossero la stessa cosa. Allorà perchè il Consiglio Comunale per più di quattro anni ha dicusso di cemento, chi pro e chi contro, e non di turismo e relativa promozione? Perchè non si è discusso di azioni mirate per aiutare gli operatori a svolgere nel migliore dei modi il loro ruolo di “motore” dell'economia turistica? La mia interpretazione potrebbe sembrare semplicistica ma sarei felice di essere smentito. Un motivo è sicuramente il fatto che dal punto di vista propagandistico Il grido “basta cemento” in un paese martoriato come Grado demagogicamente rende. Se si fosse gridato trent'anni fa forse avrebbe sortito qualche risultato, ora che il porco è scappato che utilità ha? L'altro motivo è esattamente opposto al primo, politicamente non rende.......... Parlare di turismo a Grado, purtroppo, non suscita la stessa attenzione che parlare di cemento, di abbonamenti per i parcheggi, di posti batela e di Festival della Canzone Gradese. Concludo con una domanda ai lettori: da cosa dipenderà il nostro futuro e quello dei nostri figli nei prossimi anni? Di sicuro non dagli argomenti appena citati ma da uno sviluppo concreto della sola risorsa disponibile: IL TURISMO.

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