venerdì 6 marzo 2020

NUOVE TERME – LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE – PARTE SECONDA





Non basta il Corona Virus a mettere in ginocchio il già martoriato comparto turistico gradese, ora ci si mette anche l'Amministrazione Comunale. Per le nuove Terme la Regione da parte sua ha provveduto a fare quello che doveva fare, il progetto definitivo è finito e validato, il bando è pronto ma mancano un paio di particolari di non poco conto. Ovviamente il Comune è di tutt'altro parere accampando pretese fuori luogo da parte della Regione. Allora vediamo di fare un po' di chiarezza.
Il primo nodo da sciogliere è quello del parcheggio. Mi sembra evidente che una struttura del genere abbia necessità di un parcheggio dedicato. Gli accordi iniziali erano che il parcheggio lo realizzava la Regione insieme alle Terme e il Comune metteva a disposizione l'area dell'ex piscina Italia e accendeva un mutuo e girava l'importo alla Regione a finanziamento dell'opera. Poi il Comune ha cambiato le carte in tavola e ha deciso di provvedere alla costruzione del parcheggio autonomamente, fin qui tutto bene (verificheremo...) ma il parcheggio serve alle terme per garantire una corretta fruibilità.
Il secondo nodo è quello del diritto di superficie. E' fin troppo ovvio che finché non c'è chiarezza sulla durata almeno corrispondente ai tempi di ammortamento, non è possibile iniziare un'opera come questa.
Ora tentiamo di fare un ragionamento per assurdo come si fa a volte con i teoremi di matematica. Ammesso e non concesso che sia la Regione che non procede come dovrebbe, un sindaco che ha a cuore l'economia del paese si dovrebbe presentare in Regione con una bozza di accordo per l'utilizzo del parcheggio e un'altra bozza per un nuovo contratto di superficie. Un Sindaco capace si piazzerebbe in Regione e non tornerebbe a Grado senza i due accordi sottoscritti da entrambe le parti.
Questo purtroppo non avviene perchè evidentemente all'attuale giunta non gliene può importare di meno di risolvere il problema. Loro probabilmente non hanno un albergo, un ristorante, un bar, un negozio, una bancarella al mercato settimanale o addirittura un campeggio o uno stabilimento balneare da mandare avanti, dei fornitori da pagare, dei dipendenti da retribuire ogni fine mese. Loro non hanno nemmeno dei figli o dei congiunti che lavorano nel settore turistico. No, nulla di tutto questo, a loro questi concetti sono sconosciuti. Stanno li a campare, sperando che dando la colpa dei ritardi delle Terme alla Regione, alle prossime elezioni vengano riconfermati.
Patetico poi il tentativo del Consigliere Moretti di difenderli, dimenticando che il suo candidato sindaco era Cicogna e non Raugna, a meno che non si sia accorto strada facendo di aver puntato sul cavallo sbagliato, succede.
Speriamo che i cittadini gradesi, alle prossime elezioni, facciano la scelta giusta, lasciando a casa questa armata di inadeguati.