venerdì 14 febbraio 2020

NUOVE TERME - LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE






Che l'attuale sindaco non abbia mai voluto le nuove terme di Grado è cosa risaputa, prova ne sono i due ricorsi da lui fatti, il primo al TAR e il secondo al Consiglio di Stato, per tentare di bloccarle con la ridicola scusa degli Usi Civici. Ora non pago dalla figura fatta e dei soldi spesi per i ricorsi tenta di insinuare il dubbio che la Regione non proceda con i lavori con l'obiettivo di dirottare i fondi in altri luoghi. Per fortuna le bugie hanno le gambe corte ed è bastato un colloquio tra i funzionari regionali che si occupano del progetto, i Consiglieri Regionali della Lega Bernardis e Calligaris e il progettista per far cadere il castello di carta di Raugna.
Il progetto in effetti è fermo, in questo momento, ma per colpa dell'inadeguatezza della giunta gradese e per la scarsissima collaborazione degli uffici del Comune nei confronti della Regione.
Il nodo da sciogliere è quello relativo al contratto del diritto di superficie del terreno dove sorgeranno le nuove terme. Il terreno attualmente è in possesso della Regione ma il contratto scade tra pochi anni. E' del tutto evidente che chi deve realizzare un opera di circa ventinove milioni di euro, tra capitale e interessi, chieda di rivedere il diritto di superficie prima della naturale scadenza uniformando la durata ai tempi di ammortamento dell'opera. Immaginate se dopo il completamento dei lavori la Regione si trovasse senza titolo ad occupare l'area. Magistratura e Corte dei Conti avrebbe di che sbizzarrirsi. Ovviamente è stato chiesto al Comune di rivedere l'aspetto del diritto di superficie ma hanno risposto picche.
In un comune normale avrebbero come minimo steso il tappeto rosso e cercato di agevolare in tutte le maniere chi avrebbe fatto un opera del genere. Purtroppo siamo a Grado e abbiamo un amministrazione che di rilanciare il turismo e relativa economia non gliene frega niente. Loro vivono di paghetta pubblica non avendo nessun legame con l'economia turistica, l'unico ad aver una partita IVA ha uno studio di ingegneria in quel di Ronchi dei legionari.
Il gioco di Raugna è molto semplice, a un anno circa dalle prossime elezioni comunali sta tentando maldestramente di dare le colpe dei rallentamenti del progetto alla regione per compiacere il PD nella speranza di avere il loro appoggio alla sua ricandidatura.
Stia tranquillo Raugna che prima di Pasqua i consiglieri regionali della Lega gli romperanno le uova nel paniere perchè stanno già programmando un incontro pubblico a Grado dove spiegheranno, carte alla mano, come stanno veramente le cose. Non abbiamo dubbi che Raugna in quell'occasione avrà modo di dare la sua versione dei fatti.


venerdì 7 febbraio 2020

SIAMO SICURI CHE IL PROBLEMA SONO GLI ALBERI TAGLIATI?


In un epoca dove a parlare di come salvaguardare l'ambiente non sono gli scienziati ma Greta Tunberg a Grado non potevano mancare le polemiche sul taglio degli alberi perpetrato dall'amministrazione Raugna. Da giorni infuriano sui social le polemiche sugli ultimi abbattimenti di via Slataper e viale Papa GiovanniXXIII. Per molti il taglio di un albero rappresenta un qualcosa di drammatico, non distinguendo i parchi e i giardini dal verde urbano che ha funzioni diverse. Fortunatamente gli alberi che riguardano il verde urbano possono essere piantati, tagliati e ripiantati infinite volte a seconda delle esigenze della citta. Nel caso specifico di via Slataper, gli alberi erano malati e dall'aspetto decisamente triste.                (https://www.fitosanitario.pr.it/fito2/verde-ornamentale/grafiosi-dellolmo/ ).
 E' normale però fermarsi a riflettere sul fatto che gli attuali amministratori, quando erano all'opposizione, era i più strenui oppositori al taglio degli alberi per qualsiasi motivo, dalla malattia alla riqualificazione di una strada loro facevano fuoco e fiamme per sollevare la popolazione contro tali iniziative. Ci ricordiamo tutti le immagini di assessori e mogli di sindaco e consiglieri, attuali, con alberi di cartone alla mano sfilare per le vie del centro e confluire davanti al palazzo municipale per un sit-in di protesta. Ora i casi sono due o prima non sapevano quello che dicevano o ora non sanno quello che stanno facendo. Fatto sta che gli opinionisti di Facebook concentrandosi sul taglio degli alberi perdono di vista un aspetto a mio avviso più grave, cioè lavori di riqualificazione urbana raffazzonati e di bassa qualità solo per compiacere l'amico dell'amico piuttosto che il rione più densamente popolato di elettori gradesi. Siccome non sono abituato a sparare nel mucchio senza elementi oggettivi invito chi ne fosse interessato a guardare i lavori in corso in viale Cavarera, tra pochi anni il problema delle radici che romperanno le aiuole e i marciapiedi si ripresenterà con la stessa certezza dello sbocciare dei fiori a primavera. Operazioni di stucco e pittura realizzate con l'unico scopo di dimostrare una finta attenzione all'arredo urbano nella speranza che ciò aiuti il sindaco nella prossima tornata elettorale ormai all'orizzonte. Sfido pubblicamente un tecnico a sostenere che il lavoro che stanno realizzando in v.le Cavarera durerà più di cinque anni. Stiamo assistendo a lavori a macchia di leopardo, per non usare un termine canino che sarebbe più adatto, senza una logica e senza un progetto globale di riqualificazione urbana. Tagliare gli alberi è l'aspetto meno drammatico, purtroppo sperperare il denaro pubblico è peccato assai più grave.Per fortuna che grazie al Politecnico di Milano abbiamo almeno risolto il problema dei parcheggi.