venerdì 11 dicembre 2015

I VISITORS


A Grado nel semestre precedente le elezioni comunali immancabilmente arrivano i VISITORS. Le Varvuole almeno arrivano la sera del 5 gennaio, fanno quello che devono fare e poi si tolgono dalle balle fino all'anno successivo senza interferire sull'andamento della vita isolana. Al contrario i VISITORS arrivano e stazionano a Grado per lungo tempo. Chi fisicamente, chi solamente sulla carta stampata, elargiscono perle di saggezza politica a destra e a manca delle quali ne faremmo volentieri a meno. Sia nel centrodestra che nel centrosinistra si sprecano i personaggi che fino a ieri non sapevano nemmeno che esistesse Grado e oggi invece pontificano su come si dovrebbe gestire la democrazia per il bene del paese. La storia di Grado è piena di interferenze regionali che non hanno fatto altro che creare grandissimi casini per poi da Trieste dire che a Grado sono tutti matti e che è una città ingovernabile.
BENE
Cominciate a starvene fuori dalle balle e lasciate che il futuro di Grado nel bene e nel male sia deciso dai gradesi e non dai vostri giochi di bottega. Piantatela di venire qui a dare lezioni di democrazia, poi l'unica cosa che vi interessa è fare gli accordi a Trieste per garantirvi una poltrona in piazza Oberdan o per i più fortunati a Montecitorio. Ad un bambino affinché impari ad andare in bicicletta si devono togliere le rotelline. Cadrà, si sbuccerà le ginocchia ma prima o poi troverà l'equilibrio e viaggerà da solo. Per correttezza devo dire che gli unici che non corrono rischi con i VISITORS sono quelli di Liber@ che fino a prova contraria hanno scelto di percorrere la loro strada fregandosene dei finti paracadute di partito. Chapeau.
Tutti gli altri, sudditi fino a prova contraria.


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