sabato 14 gennaio 2017

IL PONTE LITTORIO - MATTEOTTI

Se qualcuno si aspettava, da parte mia, la classica vagonata di guano contro l'amministrazione locale purtroppo resterà deluso. Di certo non c'è bisogno di parlare del ponte per dimostrare l'inadeguatezza e le contraddizioni dei “civici”, argomento sul quale hanno avuto un ruolo marginale e comunque, per quello che mi riguarda, positivo. Se si è evitato di passare la prossima stagione con i lavori in corso e la strada interrotta lo dobbiamo al lavoro silenzioso ma professionale dell'assessore ai lavori pubblici ing. Fabio Fabris. Nulla di strano, è ingegnere per cui sa di cosa si parla, si è interfacciato con i tecnici di FVG Strade in maniera pragmatica e ha salvato il salvabile, cosa che a Grado non è da sottovalutare. C'è da chiedersi invece che ci faccia uno così in una giunta di inadeguati come quella di Raugna, praticamente peggio di un cane in chiesa.
Sulla questione del ponte va fatta una riflessione più ampia a cominciare dal perchè si è arrivati a una soluzione raffazzonata come questa. A mio avviso la prima causa è la poca autorevolezza di cui gode la classe politica gradese a livello regionale, se a Trieste ci considerano meno di Ravascletto c'è un motivo. Altro elemento è l'incapacità progettuale ventennale (minimo). Come è possibile che il nostro Piano Regolatore individui a est del ponte il 70% dell'area totale destinata alla nautica e non ci siano azioni “ufficiali”, non chiacchere da osteria, per la riprogettazione del ponte con un altezza adeguata al passaggio delle barche? La ristrutturazione del ponte, purtroppo, nasce in maniera assolutamente casuale per porre rimedio alla naturale usura del girevole. I Gradesi sono venuti a conoscenza dell'attuale progetto praticamente a cose fatte. Chiaro che la discontinuità amministrativa ha giocato un ruolo importantissimo, ben due giunte sono naufragate con l'arrivo di un commissario. Lo vediamo anche su un altro importante argomento come le nuove terme. Questi avvenimenti purtroppo si pagano cari e poi non ci si deve meravigliare se le cose succedono sopra le nostre teste. In tempi utili io feci presente al Commissario dell'epoca Claudio Kovatsch che sul ponte c'era la necessità di una discussione più ampia, devo dire che un minimo di interessamento l'aveva dimostrato, non si può pretendere però che un commissario affronti certi problemi con lo stesso entusiasmo e tenacia di un sindaco, rappresentante della città non solo dal punto di vista istituzionale ma soprattutto da quello affettivo, di stretto legame con il territorio e i concittadini. Altra figura istituzionale che avrebbe potuto farsi carico dei problemi del ponte era il nostro Consigliere Regionale Alessio Gratton ma “non pervenuto”. Sull'utilità per Grado di un consigliere così, mi sono già espresso più volte e l'ho paragonata a quella di un ombrello di rete, per non usare altri esempi più divertenti ma troppo coloriti.
Il bello della nostra isola è che da un argomento importante per tutta la comunità si innescano discussioni parallele su argomenti che spaziano dal nostalgico al patetico. Cè chi vorrebbe continuare a chiamarlo Ponte Littorio, io sono fra questi ma non per nostalgia politica, tutt'altro, solo perché sono contrario al revisionismo storico. Sono un antifascista e anticomunista convinto. Mio nonno ha passato qualche guaio in epoca fascista perchè aveva l'abitudine di dire e scrivere ciò che pensava, dev'essere un vizietto di famiglia... Poi se penso che qualche bimbominkia si è attapirato nel sentirlo chiamare Ponte Littorio mi diverto ancora di più.
Dopo tutte queste elucubrazioni un dubbio mi assale. Siamo sicuri che i ritardi non siano dovuti alla presa di coscienza da parte dei progettisti che le pile del ponte non sono così in buona salute come ci hanno raccontato? Se così fosse il lavori si protrarrebbero per molto più tempo del previsto. I costi lieviterebbero in maniera importante. Però essendo il girevole già eseguito ci ritroveremmo un ponte comunque “vecchio” ma costato come uno nuovo.

Grazie Santoro, grazie Serracchiani, grazie Gratton, grazie SEL e PD.

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