mercoledì 22 luglio 2015

TOGLIAMO IL DISTURBO

Sono passati ormai più di quattro anni da quando gli Elettori gradesi hanno fatto la nefasta scelta di dare in mano il nostro paese ad un armata Brancaleone che non ne ha azzeccata una. I risultati sono sotto gli occhi di tutti anzi di nessuno perché non ce ne sono stati, quantomeno di positivi. Per quattro anni hanno tenuto banco due argomenti che a Grado, nella migliore delle ipotesi, non si realizzeranno per eventi macroeconomici e non di sicuro per ragionamenti fatti a tutela di quel poco di immagine turistica che ci è rimasta. Mi riferisco alle grandi lottizzazioni e ai condomini camuffati da albergo. Nemmeno un Consiglio comunale è stato convocato per discutere del futuro turistico dell'isola, di come rilanciare l'immagine di Grado, di come farla ridiventare una delle destinazioni turistiche più famose d'Europa, di come riorganizzare l'ufficio più importante per l'economia di Grado e cioè l'Ufficio Turistico, relegato invece a ruolo di parcheggio per dirigenti in attesa di andare in pensione. No, nulla di tutto questo. Non si è discusso sul ruolo che il Comune di Grado dovrebbe avere nella gestione dell'impresa più importante del paese, la GIT, gestita in maniera borbonica e disastrosa dal punto di vista economico. Non si è discusso su come aumentare le entrate per intraprendere importanti campagne di promozione in Italia e all'estero, nemmeno di come tutelare la parte più ampia e più preziosa del nostro territorio, la laguna.
Si è preferito non decidere e una maggioranza fino a poco tempo fa granitica ha reso vani gli sforzi dell'opposizione su qualsiasi argomento proposto. Ora le cose sono cambiate. La maggioranza non esiste più, sono tutti battitori liberi che decidono sul momento quale sia la strategia più giusta per consumare le loro vendette personali ma non quelle per risolvere i problemi del paese, assolutamente no.... L'economia di questo paese è allo sbando, basta confrontare le foto di trentanni fa e quelle attuali per rendersi conto che il decadimento è stato tragico e che alla filosofia delle 3B si è aggiunta quella della grande M, il “MATTONE”. Se qualcuno pensava a qualche altro sostantivo con la lettera emme non si è sbagliato poi di tanto. La logica del mattone ha prevalso su tutto e su tutti e anche in queste ore vediamo che il gioco capace di sostenere o far cadere questa sgangherata amministrazione è legato a scelte edilizie e non strategiche o sociali.
Da mesi la maggioranza non esiste più e continuiamo a discutere se sia meglio che vadano a casa e arrivi un Commissario straordinario o che restino e proseguano in questa ignobile gestione che ha come unico scopo garantire loro la “paghetta, (perché aiuta...... )
Almeno con un Commissario avremmo il beneficio del dubbio sulla sua integrità morale e amministrativa, con gli attuali abbiamo la certezza della loro inadeguatezza.
Lo scenario che si profila per il prossimo Consiglio sarà quello di una Pax armata per far passare l'Adria, scenario nel quale vedrà il ruolo dell'opposizione annullato da decisioni prese sottobanco in altre sedi. Per il Bilancio di Previsione e quello Consuntivo i fattori cambieranno, ma il prodotto rimarrà lo stesso. Qualche dubbio sulla sincerità delle dichiarazioni mi viene anche su alcuni colleghi dell'opposizione, sono curioso di vedere il loro comportamento nel caso il proprio voto contrario fosse determinante per la bocciatura definitiva dell'Adria.
Passato questo tour de force Consigliare a vantaggio di pochi, del paese chi se ne frega, si cadrà nell'oblio fino alle prossime elezioni, tanto vale tentare di dare una scossa e stanare i finti oppositori.
Lunedi 27 alle ore 10.00 io protocollerò le mie dimissioni irrevocabili e invito pubblicamente altri otto dei miei colleghi a meditare sulla possibilità di seguirmi in questa azione. Sono certo che le probabilità di raggiungere il numero fatidico di nove sono prossime allo zero, ma almeno si saprà chi sta con chi. Che nessuno venga a dire poi che non si poteva fare nulla per fermarli.
Io personalmente mi riterrò comunque soddisfatto per due motivi: il primo perché non sarò più partecipe del teatrino dell'inutile, il secondo perché mi darà tempo per studiare il modo più opportuno per esprimere le mie idee e le mie opinioni alla prossima tornata elettorale, ammesso che alla fine ritenga di qualche utilità farlo.


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