domenica 17 febbraio 2013

CI SONO O CI FANNO?



"La Cavanata ospiterà l’esperimento del Comune del costo di 250mila euro Gli uccelli saranno attirati con cibo per evitare i danni agli allevamenti ittici"

Prendo spunto da quanto apparso su Il Piccolo del 15 febbraio scorso per una doverosa riflessione. Ma proprio non sanno come buttare i soldi dei contribuenti????????????? Ad una prima lettura non ci volevo credere e ho pensato a uno scherzo di carnevale arrivato in ritardo, invece si tratta della geniale trovata del Comune di Grado per risolvere il problema dei Cormorani. Forse non hanno capito che i cormorani al contrario degli umani non rispondono all'irrinunciabile richiamo "qui si mangia gratis", anche  perché  per loro il cibo è sempre gratis. Come si può pensare di investire soldi pubblici per creare zone dove degli uccelli, ormai in evidente sovrannumero, possano cibarsi liberamente solo i geni del Comune lo sanno. Una cosa che nell'articolo non mi è sembrata chiara è come intendano spiegare ai Cormorani che in valle Cavanata il pesce è migliore che nelle altre valli e solo li devono andare a mangiare. Forse pensano di installare dei cartelli come quello della foto in tutta la laguna. Speriamo che al prossimo Consiglio Comunale l'assessore Gordini ci renda edotti sulle tecniche persuasive che intendono adottare con questi micidiali "uccelli". Questa uscita estemporanea da parte dell'amministrazione Gradese rimarca la mancanza di confronto con le categorie interessate che avrebbero potuto dare una valido contributo per una forma di sperimentazione mirata a risolvere il problema e non a sperperare denaro pubblico. Mi sembra che buttare dal cesso 250.000 euro dei contribuenti per dare da mangiare ai cormorani meriti una attenta valutazione da parte della Corte dei Conti. Capisco che ormai dopo quello che è emerso dalle varie indagini sull'utilizzo dei fondi a disposizione dei partiti 250.000 euro siano un inezia ma proprio per questo invito i nostri amministratori ad iniziare a invitare i cormorani a pranzo e cena a casa loro, se poi l'esperimento funzionerà saro ben felice di contribuire per quanto di mia competenza.

 

5 commenti:

  1. Non conosco i dettagli dell'operazione, certo in prima battuta sembra una puttanata colossale. Anche perchè vorrei sapere qual'è il volume di affari attuale(valli da pesca). Non è che i soldi che butteranno via sono superiori al volume di affari che si vuole tutelare.

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    1. Molte valli non fanno "volume d'afffari" anche per la presenza di cororani. Spenderesti decine di migliaia di euro per seminare avannotti con la matematica certezza che la maggior parte se li mangerebbero i cormorani? Io con i miei soldi NO! E tu?

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  2. Lo sai bene che, cormorani a parte, basta un po' di vento e di gelo per azzerare il contenuto di una valle. I problemi strutturali sono grossi ed il sistema attuale non mi sembra remunerativo, a meno che non venga interpretato come secondo lavoro. Forse, se si devono buttare soldi pubblici, è meglio cominciare cercando di aiutare chi intende trasformare la propria valle rendendola "realmente" produttiva. Interventi, di questi tempi, sempre da pesare con le pinze, valutando quanti valligiani ci sono in giro e quanti posti di lavoro sarebbero in grado di assicurare.

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    1. Si possono anche lasciare le valli al loro destino ma bisognerebbe avere il coraggio di ammettere che tra 20/30 anni saranno abbandonate e non esisteranno più come non esistono più le valli gia abbandonate. Non credo sia questo il modo migliore per tutelare la nostra laguna.

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  3. E io cosa avrei detto di diverso? Non cercare polemica dove non c'è! Se vuoi tirare fuori denaro pubblico devi prima valutare l'esistente, prevedere lo sviluppo desiderato e quindi misurare l'efficacia. In un sacco di posti si danno contributi agli agricoltori/allevatori anche per assegnarli la funzione di tutori del patrimonio ambientale pubblico. E' un requisito fondamentale, però, che il contadino riesca a ricavarsi un reddito, perchè, in caso contrario, li non ci sta più e le previsioni di tutela non vengono così rispettate. Io credo che i privati coi loro soldi possono fare quello che vogliono, mentre coi soldi pubblici si devono sempre "pesare" gli interventi, valutarne l'efficacia in termini di ritorno e soprattutto poi si devono misure gli effetti.

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