lunedì 9 dicembre 2013

AVEVA RAGIONE GRADOSPIA


 
Dopo aver sprecato un euro comprando "IL PICCOLO" devo tristemente ammettere: "AVEVA RAGIONE GRADOSPIA". La qualità dell'informazione accreditata a Grado potrei elegantemente definirla lassativa. Credo che il lettori del quotidiano locale dopo aver letto il mio articolo sull'edizione di domenica 8 Dicembre si saranno chiesti leggittimamente: ma che cavolo ha scritto? Beh la risposta è semplice quell'aborto è il frutto di una maldestra operazione di tosatura attuata dal "giornalista" locale Antonio Boemo, evidentemente colto da notevole vena creativa.
Inutile inveire su di lui perchè sarebbe accanimento terapeutico ma per correttezza pubblico la copia integrale di quanto inviato da me a Il Piccolo.
Tanto per un giusto confronto:
"Alle volte si farebbe molto meglio a stare zitti piuttosto di parlare e mettere in evidenza tutta la propria inadeguatezza. Mi riferisco alle dichiarazioni del nostro ViceSindaco  riguardo le tariffe dei rifiuti.  Che il Rag. Di Mercurio fosse inadeguato al ruolo di assessore alle finanze l’avevo fatto notare fin dal primo Consiglio Comunale di questa sgangherata Amministrazione, avendolo conosciuto  già in veste di Ragioniere Capo del Comune di Garado quando ricoprivo la carica di Assessore nei lontanissimi anni 90. Al contrario del vino rosso che migliora con gli anni il nostro vicesindaco pare che dal temo passato non ne abbia tratto vantaggio.  Veniamo dunque all’argomento apparso sul quotidiano locale dove il giornalista molto correttamente riporta quanto scritto nella delibera approvata dalla maggioranza. Anche un alunno delle  scuole elementari capirebbe che moltiplicando la tariffa di un nucleo familiare  composto da una persona volte tre darebbe una cifra inferiore di quella riportata nella tabella relativa a una famiglia di tre persone. In pratica più una famiglia è numerosa più l’incidenza pro capite è alta. Esattamente il contrario di quello che il buon senso consiglierebbe visto che tre persone fanno meno immondizie di una moltiplicata per tre. Ma oltre a questo,  mi preme far notare come nel caso specifico si vada ad agevolare tutte le residenze fittizie che sono rigorosamente  composte da una persona sola. In pratica con queste tabelle le immondizie per una parte vengono pagate da chi non le produce.  Se poi andiamo ad analizzare le tariffe delle attività produttive o commerciali la situazione è ancora peggiore. Un esempio, un edificio ad uso deposito paga a mq più di un laboratorio artigianale. Tutto questo l’ho fatto notare durante la discussione in Consiglio Comunale e nonostante la palese ammissione dell’assessore e del Sindaco che le tabelle erano sbagliate la delibera è stata votata da tutta la maggioranza. Se qualche masochista vuol verificare, sul sito del Comune può trovare la registrazione di quanto affermo. Evidentemente qualche sprovveduto ha consigliato Il Sindaco di non ritirare le delibere perché potrebbe essere interpretato come segno di debolezza. Approvare una  delibera  palesemente sbagliata, oltretutto ammettendolo, come potremmo interpretarlo?  Inadeguatezza? Arroganza? Mancanza di buon senso? Lascio al lettore l’opportuna interpretazione. "
 

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