domenica 21 febbraio 2016

L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI


Vogio un sindaco che ciaculi graisan”, se residente a Gravo 'ncora megio. No rivo a capì le smanie de garghe mona che vol ficane un “corpo alieno” a governà il paese. Ma saremo paruni de decide il nostro destin serenamente? O no! O i graisani i va ben per cantà al festival e a la Madona de Barbana e co xè de spolpà l'osso xe megio che vegna un de fora a dine che che vemo de fa? Dopo ovviamente la colpa xe nostra perchè semo barufanti, no sova che no i capisse che xe megio che i staga fora de le bale.

Detto ciò, per l'ennesima volta ci ritroviamo di fronte a corsi e ricorsi storici. Nel 2011 qualche pirla ventilava la necessità per il bene del paese di candidare a sindaco il Commissario Blarasin. Sappiamo bene a chi faceva comodo una candidatura del genere. All'epoca io la trovai una provocazione bella e buona ai più elementari diritti di autodeterminazione di una collettività, tra l'altro anche offensiva nei confronti della collettività stessa. Sono passati cinque anni e si ripresenta un altro pirla ma di colore opposto a tentare la stessa sortita ipotizzando la candidatura dell'attuale Commissario Claudio Kovatsch per le prossime elezioni locali. Gli uomini neri,questa volta, consolidata la candidatura di parte del centrodestra con un nome di tutta garanzia, con provata esperienza in campo urbanistico e sanitario, si sono ritrovati poco garantiti dalla candidatura di Cicogna e allora arriva la grande genialata; spolverare la vecchia strategia “Blarasin” e riproporla in salsa cattocomunista. Ora si spiega il pistolotto nelle segnalazioni de Il Piccolo del lecchino buono per tutte le stagioni che si è sperticato elogiando l'operato del Commissario.


Mamuli basta, no ve par che sia ora de ciapà duti questi fenomeni regionali e provinciali a piade tel cul e dili che i ne lassa in pase, che qua tel ben e tel mal vemo diritto de caminà co le nostre gambe. Ricordeve che ogni volta che sti figi de …... sà ricordao de noltri xe stao per metenela in quel posto.

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