venerdì 25 marzo 2016

LA VARIANTE B ZERO

Voglio tornare brevemente su un argomento accennato nel mio post “GLI UOMINI NERI”, mi riferisco alla Variante “B Zero”.
Per chi non fosse erudito in materia urbanistica la variante B Zero è una variante al Piano Regolatore Generale del comune di Grado che limita le altezze degli edifici a destinazione residenziale nella zona che va dall'ex casa Gil ora Auditorium a via Colombo. Comprendendo praticamente tutto il centro di Grado, il porto, la diga, i viali e il lungo spiaggia. Fu voluta dall'allora sindaco Maricchio, ancora alle prime armi, e fu votata anche da buona parte dell'opposizione, me compreso. Qualcuno mi prese per matto, visto che casa mia cade in pieno nella B Zero, ma alle volte qualche pazzia ci vuole per il famoso “bene del Paese”.
Ho avuto diverse conferme che gli uomini neri si sono garantiti che le due forze politiche più identificabili con i partiti presenti a livello regionale e cioè il centrosinistra e il centrodestra, in quest'ultimo caso più destra che centro, si impegneranno a mettere mano alla “B ZERO”. Voi sapete bene cosa vuol dire “mettere mano” a Grado.
Consideriamo che i più grandi danni al paese non sono stati fatti da quello che c'era scritto nei programmi elettorali ma da quello che non c'era scritto. Repetita juvant: museo del mare, metanizzazione (spiegheremo a parte), ex Safica, Tiziano & co., Ospizio Marino/Sant'Eufemia, Variante 18 aree artigianali (fortunatamente bocciata dal TAR), Variante Porti (anche quella fortunatamente bocciata dal TAR). Nulla di tutto ciò lo troverete nei programmi delle passate amministrazioni.
Ora il dovere di ogni cittadino che si presenterà agli incontri dei candidati sindaci non sarà quello di chiedere cosa faranno per Grado ma chiedere che venga scritto chiaramente quello che non faranno. La B ZERO ne è l'esempio lampante, cominciamo a chiedere che intenzioni hanno sulla B ZERO e vedrete che cominceranno le arrampicate sugli specchi per giustificare la necessità di “mettere mano”. Io non sono un appassionato di calcio ma mi è rimasta impressa una frase del mitico CT della nazionale Bearzot: “squadra che vince non si cambia”.
Tanto per rafforzare questa tesi ricordo ai lettori che la B ZERO ha impedito che l'ex casa dell'ENEL di riva Dandolo (porto) si elevasse a ben SETTE piani. Sette piani sul porto di Grado, quello che dovrebbe essere il salotto buono della città.
Un po' alla volta bisogna tirarli allo scoperto e prenderli a calci in culo, è ora di finirla, Grado non è più la gallina dalle uova d'oro, per loro........




1 commento:

  1. Concordo in pieno, è dall'inizio del mandato dell'attuale giunta regionale che invio solleciti affinché eliminino il deleterio Piano Casa proposto dall'allora governo Berlusconi il quale ha prodotto un sacco di brutture in gran parte d'Italia.
    Il provvedimento di tutela urbana denominato B Zero deve assolutamente essere mantenuto ed è giusto che ogni candidato sindaco si esprimi chiaramente in tal senso.

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