venerdì 22 marzo 2019

CINEMA CRISTALLO – LA STORIA NON SI CANCELLA


CINEMA CRISTALLO – LA STORIA NON SI CANCELLA

A Grado ci sono tantissimi edifici che trasudano storia. Camminando per il centro storico le antichissime origini di Grado si sentono sulla pelle. Le basiliche, il battistero, campo Patriarchi e tutto il castrum sono la storia di Grado. Poi ci sono gli edifici simbolo della rinascita di Grado come luogo di villeggiatura e di cura, le ville Bianchi, le ville: Reale, Bernt, Erica e pochissimi altri poiché la maggior parte è capitolata sul patibolo della speculazione edilizia degli anni 60/70/80. C'è un edificio di epoca più moderna che ha vissuto anni di particolare fermento artistico e culturale, il Cinema Cristallo. Sicuramente è il luogo dove si sono svolti gli eventi più importanti della storia gradese recente. Per anni, oltre al ruolo di cinema aperto tutto l'anno, è stato sede di attività culturali come le Settimane Internazionali del Cinema, rassegne teatrali, mostre di pittura. Nel 1995 ebbe grande successo internazionale la rassegna cinematografica intitolata “Da Lumiere a Pasolini 100 Anni di Cinema”. L'avvenimento che più ha legato la storia recente della dell'isola al Cinema Cristallo è stato sicuramente il Festival della Canzone Gradese, per anni proprio li è stato ospitato l'evento più importante per la comunità dopo il Perdon di Barbana.
Costruito da un imprenditore illuminato come il sig. Pellegrini, il Cinema Cristallo “è” parte integrante della storia di Grado. Ma come si suol dire “corsi e ricorsi storici” perchè c'è un nome che ricorre nella storia del Cinema Cristallo, quello di Fiorenzo Facchinetti. Era lui in giunta in qualità di assessore agli inizi degli anni 90 quando il Comune di Grado acquistò il cinema ed è sempre lui che in qualità di capogruppo di maggioranza rappresenta la compagine politica che vorrebbe eliminarlo. Strana coincidenza vero?
Tutto sommato l'acquisto del cinema fu una delle pochissime cose positive che fece quella giunta, ma anche in quell'occasione non mancarono di distinguersi per una gestione del denaro pubblico poco oculata. Comperare un edificio vincolato a cinema, chiuso da diversi anni, scarsamente appetibile per chiunque, pagandolo il 20% in più del valore di perizia dell'ufficio tecnico comunale non la definirei un'operazione molto intelligente. Si perchè il cinema era stato valutato un miliardo e cinquecento milioni e il Comune invece ne pagò trecento in più. Come mai? Non lo so... certo sarebbe interessante sentire la versione dell'attuale capogruppo di maggioranza, magari nella prossima seduta del Consiglio Comunale.
Purtroppo questa manica di inadeguati che ci amministra, invece di ristrutturarlo e cercare di riportare l'edificio agli antichi splendori in modo da rivalorizzare l'intero viale ora agonizzante, ha ben pensato di svilirlo riducendo i suoi spazi al pianterreno e abbandonare i  volumi superiori alla più squallida speculazione edilizia.

La mancanza di progettualità di questa giunta è drammatica.

Non mi si venga a raccontare che una ristrutturazione costerebbe troppo. Con oltre undici milioni di euro  di attivo di bilancio, poco meno di un milione di entrata annuale di tassa di soggiorno e la possibilità elevatissima di contrarre mutui, il Comune di Grado ne potrebbe ristrutturare come minimo cinque di cinema. Per non parlare poi della vendita di immobili inutili come l'ex comando vigili o l'ex sede della Dogana. Hanno deciso di buttare letteralmente dal cesso un milione e seicentomila euro, di cui quasi cinquecentomila di fondi propri, per ristrutturare e fare sperimentazioni in valle Mezzano, una delle valli più inaccessibili della laguna. Siamo alla follia.
Purtroppo non sono i soldi quelli che mancano ma la testa. Ormai sono tre anni che amministrano il nostro paese e nulla di qualitativamente rilevante è stato fatto. Solo cose di piccolo cabotaggio che hanno reso il paese sempre più triste.
Qualunque cosa tentino questi maldestri amministratori non riusciranno a distruggere uno degli edifici simbolo della cultura e del turismo gradese.
Io per primo, insieme agli amici della Lega, se necessario, mi farò promotore di un'azione di contrasto energica che non si limiterà ad una doverosa raccolta firme ma che coinvolgerà tutti i vari gradi istituzionali a difesa del nostro cinema e della nostra storia.

Nessun commento:

Posta un commento